lunedì 27 giugno 2011

Testa a testa Invicta - Viola

-Il Quotidiano della Basilicata-
Quattro giorni per chiudere col titolo di San Severo in Legatre Potenza in corsa, l’avversario è Reggio Calabria

La consegna per tutti è: massimo riserbo. E, nella malaugurata ipotesi di incappare in qualche giornalista che ne sa più degli altri: smentire categoricamente. Finora non si è mossa foglia, ma i bene informati assicurano che quella che sta per aprirsi sarà la settimana cruciale per il dentro o fuori. Dopo tutto, se pure un’operazione di “traslazione” del titolo sportivo di San Severo verso Potenza vuole farsi, questo deve avvenire improrogabilmente entro il 30 giugno. Per cui, c’è da stare certi, che
qualcosa si muoverà. Allo stato attuale non si riesce nemmeno ad ipotizzare con che esito, ma quantomeno qualcuno ci proverà a far vedere ancora una volta un campionato prestigioso alla piazza lucana, reduce da due retrocessioni consecutive. Anche se la possibilità di giocare in Legatre con il titolo sportivo della Mazzeo San Severo, retrocessa mestamente dalla A2 al termine di questa stagione, fa gola a parecchi club. Beninteso, tutti quelli compresi nelle Macroarea meridionale. E’ questo il motivo che ha fatto saltare la prima operazione ipotizzata nei giorni scorsi, ossia, chiamiamolo
impropriamente, lo scambio di titoli sportivi tra San Severo e i laziali dello Scauri. Il titolo pugliese, che tecnicamente opererebbe una scissione del suo ramo di azienda “senior”, ossia quello che attiene alla prima squadra, oggi in regola per partecipare al campionato di Legatre, fa gola, dicevamo. La concorrente più agguerrita è Reggio Calabria (grande disponibilità economica, palazzetto, storia),
ma per una sorta di “patto tra gentiluomini”la dirigenza pugliese sarebbe disposta ad attendere qualche ora la decisione che Potenza intende prendere. Perché è chiaro ed inevitabile considerare che in qualche modo a Potenza qualcuno debba muoversi. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che nel capoluogo della Basilicata ci sono due società cestistiche, sia pure condizionate da eventi differenti.
La prima, la Potenza ’84, deve ancora definire il suo status, dal momento che le dimissioni del presidente Petrullo, per quanto nell’aria, hanno creato un leggero scompiglio. La decisione di sciogliere
la srl costituita quando si ipotizzava una fusione con l’Invicta, non è stata smentita da nessuno, così come nessuno può dire che la situazione economica sia assai florida. Oltretutto, a complicare leggermente il quadro, ci si è messo anche un lodo arbitrale con il procuratore di Nocioni (roba di almeno tre anni fa, quindi) che costerà altri 10 mila euro a un club che già deve risolvere alcune altre pendenze, maturate nelle scorse stagioni. Dicevamo dell’Invicta: il nucleo dirigenziale (Colangelo, Blasi, Cassotta) è socio anche della Potenza ’84 visto che quella fusione doveva essere fatta proprio tra i due gruppi. Sfumata quell’operazione, l’Invicta ha trasferito la propria sede a Melfi, disputando un dignitoso campionato di B Dilettanti. Oggi potrebbe rientrare nella sua sede di origine (Potenza) e si
pone come alternativa a un’altra società in un analogo campionato di B Dilettanti. Oggettivamente una situazione insopportabile, tanto che i più assennati componenti dei due gruppi dirigenti, proprio in questi giorni, potrebbero ragionare sulla possibilità di non farsi scappare il titolo sportivo che San Severo gentilmente offre, in cambio di disputare il loro campionato di B. Si tratterebbe, in buona sostanza di sacrificare una società a beneficio dell’altra, nella quale potrebbero confluire i più vogliosi investitori, oltre a qualche volto nuovo. In sostanza, servirebbe creare un gruppo solido e invitare San Severo alla trattativa. Visto, però, che i giorni sono decisamente pochi, basterebbe anche un accordo formale tra una decina di persone e l’esposizione in prima persona del patron dell’Invicta Antonio
Colangelo. Dell’Invicta e non della Potenza ’84 per una serie evidente di ragioni, prima tra tutte
quella sulla floridità dei conti. Nello specifico, quindi, Potenza andrebbe a disputare la Legatre
con una sola società, il cui titolo di B Dilettanti andrebbe a San Severo. Ci sarebbe solo da ragionare sulle cifre e su un valore non ufficiale da dare all’operazione (visto che non è prevista la compravendita dei titoli sportivi): Potenza dovrebbe farsi carico di qualche pendenza pugliese (in merito sono discordanti le voci tra chi dice che nessun tesserato avanzi mensilità e chi invece fa un quadro pesante della situazione) in cambio di un altro campionato di prestigio.San Severo e il suo patron Mazzeo (che, a proposito, ha anche aperto un’attività al centro Auchan di Tito) hanno già deciso -tanto che in internet sono parecchie le manifestazioni di dispregio da parte dei supporter dauni nei confronti di chi vuole ridimensionare i propri piani di investimento. Ora tocca a Potenza non lasciarsi sfuggire l’occasione e non farsi superare da Reggio Calabria. Se poi non dovesse concretizzarsi nulla, noi lo abbiamo raccontato.

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