giovedì 30 giugno 2011

Potenza: una città senza basket

-Il Quotidiano della Basilicata-

Sfumata l’ipotesi della Legatre con San Severo, c’è la crisi della Potenza ‘84. L’Invicta resta a Melfi. E per l’iscrizione il termine è il 5 luglio


LA Basilicata Melfi resta nella città federiciana. E' questa la decisione assunta dai dirigenti gialloverdi dopo il mancato accordo tra la Potenza '84 e il sodalizio di Giorgio Cassotta. Il complesso gialloverde
ha dunque deciso dirimanere al Pala Pastore per rinsaldare i rapporti con la piazza, evitando inutili e dannosi contraccolpi sul piano sociale, economico e strutturale. L'amarezza per non aver chiuso l'accordo con Potenza è enorme, così come la mancata acquisizione del titolo sportivo di San Severo,
passato alla Viola Reggio Calabria. La dirigenza gialloverde e in particolar modo il trio formato
da Giorgio Cassotta, Antonio Colangelo e Gianfranco Blasi ha cercato di dirimere inutilmente una matassa complicata, resa ancor più complessa dal diniego della Potenza '84 di non aderire al progetto di fusione preso in esame da Cassotta e Piergiulio Petrone. La dirigenza melfitana non ha sostanzialmente l'intenzione di dare uno schiaffo ad una piazza, quella calda e appassionata del centro lucano, capace in una stagione di ottenere una salvezza quanto mai insperata, facendo leva su competenze accertate anche sul campo di gioco. Uno schiaffo che ovviamente il tifo organizzato dell'impianto di via Foggia non meritava davvero di avere vista la passione e la competenza maturata nel corso degli ultimi campionati, prima della scomparsa del team federiciano qualche anno fa e con il ritorno l'anno scorso
della pallacanestro giocata. La società di Melfi non si sposterà dal Pala Pastore e, anzi ha tutta l'intenzione disviluppare nuove istanze tecniche e agonistiche, facendo leva sull'indubbia capacità
del direttore sportivo Mimmo Castellitto di coltivare dall'”orto proprio” giovani speranze e promesse capacidi dare soddisfazioni alla piazza, già brillante protagonista nella scorsa stagione grazie alla conduzionetecnica, saggia e brillantedel coach Antonio Russo. Ed è proprio sul tecnico indigeno
che potrebbero nuovamente concentrarsi le ambizioni della società di Cassotta, capace di rendere fruibileun percorso avviato l'annoscorso legato alla valorizzazionedella pallacanestro nella provincia di Potenza. Con questa decisione presasenza appello alcuno, proprio Potenza viste le endemiche e ormai irrisolvibili questioniinterne ed economicheche regnano in casa Potenza‘84 potrebbe rimanere senza basket giocato I tempi sono davvero duri in città e nessun interlocutore concreto sembra disposto
ad avviare nuove trattative con il gruppo dirigente privo peraltro del presidente Francesco Petrullo, dimissionario. Per il basket potentino si tratta dell'ennesima conferma della mancanza di interesse per la crescita della palla a spicchi confermata amaramente e tristemente dalle ultime due retrocessioni. Ora in città non resta che sperare, anche se con i chiari di luna di questi periodi tutto sembra cupo e plumbeo, anche in considerazione della ristrettezza dei tempi per un’iscrizione (la data è il 5 luglio)
e di una situazione economica non certo brillante e che non lascia sperare nulla di buono.

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