martedì 28 giugno 2011

Pavia, LegaTre in bilico. Cattaneo: «Basta litigi»

 -La Provincia pavese-


Il sindaco: «Pochi soldi, i dirigenti lavorino insieme per non disperderli» Ripa: «Non ha funzionato, inutile ritentare». Costa: «Pronto a lasciare» Bianchi: "Non cambio idiea ho altre priorità"


«Ho letto l’appello di Costa e ho pensato che nel basket i pavesi riescono sempre a farsi del male da soli»: il pensiero che è venuto al sindaco Alessandro Cattaneo è lo stesso che hanno avuto molti tifosi leggendo le parole del numero uno della Pallacanestro Pavia. Ieri il presidente Costa ha detto che senza nuovi soci entro il 5 luglio la squadra non farà la LegaTre, se verrà ripescata, ma nemmeno la B2. «Servono 200mila euro in più rispetto alla scorsa stagione per la LegaTre, perché dobbiamo costituire una società di capitali. Senza quei fondi rischiamo di finire in C regionale – ha detto Costa – Per evitarlo, se non arriveranno nuovi soci, metterò il diritto sportivo nelle mani del sindaco». Ieri il presidente ha ricevuto molte telefonate. «Tanti tifosi – spiega Costa – mi hanno chiamato per dirmi di andare avanti e che mi avrebbero aiutato, ma i soldi bisogna trovarli prima di cominciare, perché durante la stagione potrebbero non arrivare mai e io mi ritroverei ancora a dover sostenere da solo certe spese». L’ipotesi non è improbabile, ma mentre la Pallacanestro Pavia è in crisi, il Bridge compra un diritto di C dilettanti e si consolida, grazie a Gabriele Ripa, il primo presidente di Pavia in LegaDue, e all’arbitro di A Paolo Quacci. «Le risorse per lo sport sono poche perché Pavia non ha tante aziende produttive, ma dispiace vederle disperse in tanti rivoli – dice Cattaneo –. So che ci sono stati problemi tra i dirigenti del basket, ma io continuo a sperare che lavorino insieme per la città. Vorrei riunirli a un tavolo e dico già che il Comune è disponibile a studiare forme di cogestione del palaRavizza, come abbiamo fatto con la Cento Torri al campo Coni, se può servire a non far sparire il basket». Costa raccoglie l’assist. «Io accetto e sono anche disposto a farmi da parte – risponde – se può servire a fare restare Pavia ad alti livelli». Di opinione diversa è Gabriele Ripa: «Al sindaco chiederei perché, nell’interesse della città, non si mette d’accordo con quelli del Pd. Io ho già provato a lavorare con i dirigenti della Pallacanestro Pavia e non ha funzionato. Noi ci siamo fatti avanti due volte nel 2010, in estate e a novembre, ma la prima volta il diritto di A dilettanti è finito direttamente a Costa invece che al gruppo di imprenditori e dirigenti che avevo raccolto proprio per aiutare il basket pavese. La seconda volta sono stati i tifosi a farmi capire che non ero gradito, riempiendomi di insulti. E comunque per la LegaTre servono molti soldi e al momento le persone coinvolte nel Bridge da me e Quacci non se la potrebbero permettere. Al massimo si può pensare a uno scambio di diritti tra la LegaTre e la C, ma a costo zero e senza debiti». A giudicare dalle sue parole, il tavolo che il sindaco auspica è già saltato.

Nessun commento:

Posta un commento