martedì 28 giugno 2011

Idea Pecile per l’Acegas

-Il Piccolo-

La società ci sta pensando Il giocatore, attualmente libero da impegni, qui trova un progetto avviato e potrebbe diventare la bandiera della squadra. Presto verrà contattato
  In un mercato assolutamente immobile, aspettando di sapere come verranno composti i vari campionati fra ricorsi, rinunce, ripescaggi, vendite e acquisti di diritti, fusioni e quant’altro, bisogna sforzarsi di trovare idee. Eccone una: Andrea Pecile all’Acegas, perchè no? Un triestino attualmente libero da impegni, esperto ma non anziano, con un curriculum di rispetto. Tutto ciò di cui il club biancorosso avrebbe bisogno.
 Un’idea, non una boutade. Perchè il giocatore era già stato contattato dalla società (Boniciolli, se non andiamo errati) l’anno scorso, ma il consulente tecnico poteva offrire solo un contratto annuale e senza alcuna certezza per il futuro, essendo a fine ciclo triennale. Lui oppose un cortese “no, grazie”, avendo intenzione di restare tra i professionisti.
Quest’anno, però, alcune cose sono cambiate. Innanzitutto Pecile, come ha affermato giorni fa proprio su queste colonne, non ne fa più una questione di categoria, prioritario è per lui un progetto da poter condividere. E poi, con il caos che regna ovunque e i soldi che non girano, non c’è più nessuna certezza di ingaggio sicuro e ben remunerato, soprattutto per gli over.
Probabilmente l’allargamento di orizzonti di Pecile tiene conto di questa situazione non rosea del basket italiano e a questo punto Trieste potrebbe diventare per lui un’opzione valutabile. Perchè l’Acegas un progetto ce l’ha e, a differenza dell’anno scorso, non va verso l’epilogo, ma sta appena avviando una nuova fase, con un programma tecnico biennale e 3 anni di sponsorizzazioni garantite.
 Dalmasson ha stima di lui e lo prenderebbe di corsa: «Trovargli una collocazione in squadra è l’ultimo dei problemi che avrei», ci ha confermato il coach nei giorni scorsi. Di lui potrebbe fare il capitano della squadra e giocoforza, essendo triestino, ne diventerebbe anche la bandiera, alzando al contempo il tasso di triestinità del roster. Insomma, per lui porte aperte.
 Si tratta di creare il contatto, che per adesso, almeno a quanto ci risulta, non c’è ancora stato. La palla è in mano al general manager Dario Bocchini, che di sicuro è già stato sollecitato al riguardo. Lui però per ora fa la sfinge, non conferma e non smentisce. Ma prima o dopo una chiamata al giocatore arriverà, se non altro per sondarne la disponibilità effettiva

Nessun commento:

Posta un commento