martedì 28 giugno 2011

L a Sebastiani fa rotta su Udine

 -Corriere di Rieti-

Sfumata la trattativa con Rimini nel mirino c’è il titolo di Lega Due dei friulani. Ma l’offerta dei reatini è giudicata ancora troppo esigua.




Ieri i soci della Sebastiani Rieti Srl si sono nuovamente riuniti al fine di ponderare e valutare le condizioni che renderebbero appetibile l'acquisizione di un titolo di Lega Due da parte del club amarantoceleste. L'incontro è stato determinato dalla conclusione delle trattative che sono state condotte da Michele Martinelli. L'uomo di Roseto aveva il mandato di consentire a Rieti l'acquisizione di una seconda lega professionistica, rilevandone il titolo da uno dei sodalizi che erano in predicato di cederlo. Le città che sarebbero disposte a privarsi del titolo sportivo, non risulterà superfluo ribadirlo, sono Rimini, Ferrara e Udine. Tuttavia soltanto una tra queste parrebbe coniugare le proprie pretese con Rieti e con la Sebastiani. Ciò affinché l'incontro tra domanda ed offerta abbia una minima possibilità di concretizzarsi nella formazione di una volontà contrattuale comune. Rimini sembra ormai esser fuori dall'orbita di negoziazione. Capicchioni e compagnia devono risanare le proprie esposizioni debitorie e pretendono una somma importante - peraltro cash, quindi disponibile tutta e subito - che i soci della Sebastiani, legittimamente, non vogliono corrispondere. Ferrara è migrata o migrerà a Bologna, sponda Fortitudo 2011, quindi dalla parte di Romagnoli giusto come era nelle previsioni e questo entro giovedì venturo. Pertanto rimane la sola Udine. Ora occorrerà verificare se i friulani accetteranno le condizioni di pagamento che sono di Rieti o se, viceversa, torneranno sui propri passi. L'offerta reatina non è tra le più allettanti ed è comprensiva anche del cosi detto fondo consortile, cioè di una somma di 150 mila euro che una società neopromossa è tenuta a versare alla Lega, ma che avrà indietro nel momento in cui, per una qualsivoglia causa, non militi più nel campionato di riferimento. L'importo verrebbe corrisposto ai friulani per una prima tranche in contanti e, poi, con una rateizzazione mensile nel corso di un intero anno. Insomma, non si tratta di nulla di trascendentale, ma in tempi di vacche magre, se non addirittura magrissime come questi, è già molto e non è detto che Udine, con l'acqua ormai alla gola, non finisca per accettare la somma e le condizioni di pagamento offerte da Rieti. Leoncini e compagnia, peraltro, non intendono smuoversi da questa posizione e non faranno mai e poi mai il passo più lungo della gamba: a ragione. La crisi è latente a tutti i livelli ed il mondo della pallacanestro ne è toccato tangibilmente. Infatti non è dato comprendere, con queste premesse, quali campionati potranno organizzare la Fip e le diverse leghe per il 2011-12. Inoltre la possibilità di un ripescaggio in A3 torna a farsi concreta: sia perché le wild card sono state assegnate a città importanti (Firenze, Bari, Napoli, Trento), ma che non dispongono di società in regola con la normativa federale (società che oggi non esistono e che dovrebbero esser create alla bisogna!), sia perché sono molteplici i sodalizi che avranno difficoltà persino ad iscriversi al torneo di Sviluppo

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