martedì 28 giugno 2011

Barcellona aspetta Bucci e tenta Righetti

 La Fip cambia l'art. 6 della convenzione: Venezia in A restituendo il "premio di risultato"

La "mossa" della Fip in attesa dell'udienza di oggi davanti alla Commissione Giudicante Nazionale sul ricorso della Reyer Venezia, che contesta le modalità di concessione della wild card alla penultima di Serie A, Teramo, per evitare la retrocessione, è una modifica all'art. 6 della convenzione con la Legabasket. Un nuovo comma (il sesto), approvato proprio ieri, stabilisce infatti che «La società seconda classificata nel campionato di Legadue, già beneficiaria del premio di risultato, può partecipare alla procedura per l'assegnazione del posto vacante in organico secondo quanto disposto dall'art. 5 e dai precedenti commi del presente articolo. Detta società, in virtù della graduatoria stabilita, acquisisce la facoltà di presentare domanda di ammissione al campionato di Serie A solo dopo aver restituito il premio di risultato alla società che ha provveduto al versamento dello stesso». Tra le nebbie che ormai avvolgono tutta la condotta della Fe-derbasket, par di capire che se Venezia intende presentare do- manda di ammissione in Serie A, deve prima rinunciare ai 500 mila euro versati da Teramo (che, a questo punto, evidentemente non si iscriverà alla massima serie) e quindi accomodarsi al piano di sopra come se nulla fosse accaduto, vale a dire come se vi fossero state due retrocessioni e altrettante promozioni dalla Legadue; in caso contrario, sarebbe il ranking della Lega (con Rimini e Reggio Emilia prime in graduatoria) a stabilire la sedicesima squadra ammessa. D'altra parte, anche se Venezia non rinuncerà al ricorso e «indipendentemente dal pronunciamento della Giudicante, in seconda istanza alla Corte Federale si arriverebbe con la situazione già sanata. La questione non lascia certo indifferente il Basket Barcellona: la società igeana sta valutando la propria posizione alla luce della nuova decisione della Fip (che esclude di fatto l'allargamento della Serie A a 18 squadre) e nella serata ci sono stati contatti serrati tra il presidente Immacolato Bo-nina e il general manager Sandro Santoro e i loro omologhi della Prima Veroli, Gianni Zeppieri e Ferencz Bartocci. Il club ciociaro è l'altra semifinalista di Legadue, che al pari di Barcellona si ritiene danneggiata dalla tempistica con la quale è stato consentito a Teramo di usufruire della wild card e che ha impedito la disputa di due finali al meglio delle sette partite. Nel frattempo, Santoro è tornato dal weekend in Puglia con rinnovato attivismo sul mercato. La prima mossa è il rinnovo di Ryan Bucci, con il cui agente Mauro Di Vincenzo (rientrato ieri dall'estero) era in programma un contatto telefonico. Il giocatore, rintracciato telefonicamente a Pesaro - dopo essere stato nella "sua" Osimo - e diretto a Bologna anche per vedere Di Vincenzo, è possibilista sulla soluzione positiva della trattativa. «Al momento non ci sono novità proprio per l'assenza del mio agente - spiega Bucci, a Barcellona dal 2009 -. Ho sentito telefonicamente il coach Cesare Pancotto e abbiamo parlato un po' di tutto, ma con la società ancora non abbiamo affrontato gli aspetti concreti. Nei prossimi due giorni si dovrebbe sapere, vedremo». È però dai nomi dei possibili acquisti che si intravede il profilo che la società giallorossa intende dare alla prossima stagione. Il general manager igeano ha chiesto informazioni a Brindisi su Luca Infante, lungo di 2.04 dell'82 (2.5 punti, 2.5 rimbalzi in 13'nella scorsa stagione in Serie A), già cercato da Barcellona nella scorsa estate, e a Venezia sull'ala Marco Allegretti, trentenne di 2.04 protagonista della finale promozione (per lui 6.1 punti, 3.2 rimbalzi nella stagione regolare e 8.5 punti, 3.8 rimbalzi nei playoff). Entrambi i giocatori, però, hanno un costo giudicato troppo elevato da Santoro. Il vero "colpaccio" del mercato del Barcellona potrebbe però concretizzarsi guardando più in alto. Pare infatti che Pancotto abbia richiesto Alex Righetti, ala piccola di 1.98 classe '77, vicecampione olimpico nel 2004 e da un decennio abbondante protagonista in Serie A. Righetti ha giocato l'ultima stagione a Varese (28 presenze con 19 partenze in quintetto, 7.5 punti, 44% da due, 34% da tre, 2.8 rimbalzi in 25' di media) sotto coach Carlo Recalcati che Santoro sta consultando per fugare gli unici dubbi, ovvero quelli relativi alle sue condizioni fisiche. Età e infortuni passati, infatti, suggeriscono prudenza anche se a Varese "Rigo" ha giocato tre volte più di 30' andando in due occasioni sopra i 20 punti (21 contro la Virtus Bologna e 22 a Montegranaro). Se integro, chiaramente è un giocatore di livello superiore in termini di talento, fisico, tiro e leadership.

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