mercoledì 29 giugno 2011

Sulla Dinamo cala il silenzio

-La Nuova Sardegna-

I Mele verso la cessione ma si lavora per una soluzione sassarese


 La notte porterà anche consiglio, ma un intero lungo weekend non ha partorito neanche un minimo suggerimento, nella vicenda della Dinamo. Nella sede sociale di viale Porto Torres da venerdì (giorno dell'assemblea dei tifosi) a ieri, dalla Sardegna non è arrivata neanche una chiamata. La linea che invece continua a essere calda, è quella tra Sassari e il Continente. Definitivamente chiusa anche la trattativa con Massimo Cellino La storia è nota, la stessa da tre estati a questa parte. Alla società stavolta manca un milione, promesso da uno sponsor promesso e a sua volta volatilizzatosi. Quindi o arriva in extremis uno sponsor, oppure il presidente Luciano Mele venderà le quote sociali. Per un milione, la cifra è sempre quella. Quelli che cambiano, invece sono i tempi. Nel senso che più passa il tempo e più si accorciano, tanto che non c'è neanche una data fissata per un eventuale salvataggio in extremis. Il 15 luglio il limite fissato dalla Federazio- ne per queste operazioni ma «la scadenza per la cessione - spiega il general manager della Dinamo, Pinuccio Mele - , per noi è tutti i giorni. Nel senso che se la società con la quale stiamo trattando vuole firmare domani, noi domani firmiamo». Nessuna novità poi dal fronte interno, anche se si continua a parlare dell'interessamento di Regione, Comune e Provincia frutti concreti non se ne vedono. Definitivamente sfumata anche la trattativa con il presidente del Cagliari Cellino. Pinuccio Mele dopo il rifiuto di procedere avanzato dal legale di Cellino («Non ci tornano i conti»), ha parlato con Cagliari, ribadendo il suo punto di vista: «I conti tornano eccome, c'è la fidejussione a garantirli». Ma ormai è una strada senza uscita. Resta però sempre in piedi l'ipotesi di una cordata sassarese, e di un progetto che in queste ore starebbe trovando definizione nei dettagli. E' anche per questo, forse, che il silenzio è più forte del solito, come la speranza di non perdere la Dinamo. Dietro l'angolo c'è la scadenza del 30 giugno, quando chi aveva il contratto annuale sarà libero. Il gruppo degli italiani invece, aveva il biennale, per cui le loro sorti sono legate alle quote sociali

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