Seria A a 18 squadre? Azzardando delle percentuali si potrebbe dire più sì che no. Oggi la Commissione Giudicante emetterà il suo verdetto sul ricorso di primo grado di Venezia, che ha chiesto la promozione per la confusione che si è venuta a creare con la Wild Card, Teramo ha pagato entro i termini stabiliti dalla Lega (10 giugno), ma la Legadue aveva chiesto l'anticipazione al 23 maggio. Per la Fip e la Lega i termini sono stati rispettati. Non è così per Legadue e Venezia. Inoltre, anche Veroli e Barcellona hanno fatto ricorso per la riduzione da 7 a 5 gare della serie che ha portato alla loro eliminazione. E se aggiungiamo i problemi di Teramo, con la cessione del club al costruttore Laganà ancora in alto mare, e Sassari, senza sponsor e che minaccia di chiudere, il pasticcio è completo. Non è da escludere quindi una serie A a 18 squadre, con il ripescaggio di Venezia e un'ultima squadra (non la retrocessa Brindisi) scelta in un ranking che tiene conto della storia del club, dei risultati, delle stagioni in serie A, del tipo di impianto e di altri fattori. L'unico risultato sicuro della Wild Card è che a rimetterci sarà di nuovo la pallacanestro italiana.
Mercato
Dopo aver praticamente incassato il no del play israeliano Gal Mekel (preferisce la Spagna), pare ci sia un ritorno di fiamma per Nicolò Melli. Era vicino a Biella lo scorso gennaio, quando poi preferì Pesaro, mentre in rossoblu arrivo Gino Cuccarolo (il cui ritorno in Piemonte è abbastanza improbabile). Ala grande di 205 cm per 100 kg, Melli in 12 partite con la Scavolini ha segnato 3,8 punti in 16 minuti. Cifre non esaltanti ma il materiale su cui lavorare è parecchio. Il giocatore è di proprietà dell'Armarti Jeans. Melli potrebbe essere una mossa di Milano per "sdebitarsi" con Biella nel caso in cui decida di tenere Viggiano. Nelle scorse settimane si era vociferato anche di un possibile ritorno di Luca Garrì, ma il lungo astigiano è a un passo da Varese, così come l'altro ex rossoblu Gabriele Ganeto.
Nessun commento:
Posta un commento