mercoledì 29 giugno 2011

Scanzi, oprgoglio bresciano: "Il massimo che potessi avere"

-Il Giornale di Brescia-




La Brescia cestistica ha il suo portabandiera tra i professionisti: Andrea Scanzi da ieri è un giocatore della Centrale del latte. Il ventitreenne nativo di Gardone Valtrompia ha raggiunto un accordo su base annuale con la società di via Oberdan, rinunciando a diverse proposte allettanti, prima fra tutte quella della Scavolini Pesaro, che gli avrebbe consentito di assaggiare la serie A. «Scanzo» voleva invece fortemente giocare all’ombra del Cidneo e quando è arrivata la chiamata del direttore generale
biancoblù Ario Costa è bastato un pomeriggio per fissare le basi di un’intesa perfezionatasi nella giornata di ieri. «Provo un grande orgoglio - spiega la guardia ex Iseo e Riva del Garda - perché rappresentare a così alto livello la propria città è la cosa più bella che può capitare adun giocatore.
Probabilmente non misto ancora rendendo bene conto della situazione,ma ho comunque tanta voglia di festeggiare questo straordinario traguardo che mi sono conquistato». Una scelta, quella di giocare
davanti alla propria gente, che comporta anche delle responsabilità non indifferenti, prima fra tutte quella di dover rappresentare sul campo un intero movimento. «È un  aspetto questo che non mi spaventa - afferma con sicurezza Scanzi -: giocare in un campionato come la Lega- Due comporta già di per sé pressioni elevate. Il fatto che verrò guardato con un occhio di riguardo non lo vedo come un problema, anzi; sentire l’affetto della gente, il calore dei tifosi non può che rappresentare un grande stimolo per dare in ogni momento il massimo». La carriera della guardia cresciuta cestisticamente prima nella Gardonese e poi ad Iseo parla di miglioramenti costanti e continui,frutto di sudore e fatica
in palestra, che hanno consentito al gnaro valtrumplino d’imporsi strada facendo in tutte le categorie dilettantistiche. Il salto tra i «pro» è di quelli che possono mettere i brividi,ma Andrea Scanzi dimostra di avere, come in campo, grande personalità. «Sono consapevole che per me sarà dura, ma questa sfida
mi intriga tantissimo; tirerò fuori tutto quello che ho a disposizione per dimostrarmi all’altezza della situazione». Nelle gerarchie di coach Sandro Dell’Agnello il triumplino (uno dei quattro Under 24 previsti dal regolamento) sarà con ogni probabilità la terza opzione nel ruolo di guardia dietro a Gergati e Bushati; due esterni, anche secondo «Scanzo», dalle indubbie qualità. «Come giocatori non si discutono; il solo fatto di essere in competizione con loro per un posto costituisce per me motivo di grande soddisfazione. Dal canto mio lavorando sodo durante l’annata cercherò di guadagnare più minuti possibili all’interno delle rotazioni


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