mercoledì 31 agosto 2011

Prima Veroli. Cavina rompe il silenzio: 'Umili e ambiziosi'

-La Provincia ed. Frosinone-
 
 Così parlò Cavina. Dopo due settimane esatte dall’inizio della preparazione il coach della Prima
rompe il silenzio stampa personale e svela il suo punto di vista sulla nuova creatura. Lo ha fatto nella conferenza stampa indetta all’uopo ieri mattina al ristorante Domus Hernica di Veroli.
 

Il 37enne tecnico giallorosso parte dalla motivazione per cui ha “rifuggito” i contatti con l’esterno: “Mi scuso con quanti mi hanno cercato inutilmente, ma la mia volontà era di stare sul pezzo, concentrarmi in questi giorni sul lavoro da fare in palestra e basta”. Che Prima sarà ce l’ha bene in mente, ma gli è mancato fin qui il conforto di un test, che arriverà soltanto domani a Reggio Emilia: “Mi sarebbe piaciuto fare questa conferenza stampa dopo qualche amichevole, ma per vari motivi non c’è stata ancora la possibilità di farne nemmeno una. Ho letto previsioni su quali saranno i punti di forza e i punti deboli di questa formazione, io personalmente non mi sbilancio appunto perché ancora non abbiamo potuto vedere la squadra giocare contro un’avversaria. Di certo è una squadra completa, ma a cui deve essere lasciata la possibilità di sbagliare per la gioventù che caratterizza molti suoi elementi. Ecco, lo step decisivo sarà la crescita e il miglioramento dei nostri giovani”. Il riferimento è ai vari Rullo, Cortese, Ammannato e Tommasini, quest’ultimo definito dal gm Bartocciil sorriso di Cavina” per il sollievo che il suo arrivo in extremis ha dato all’allenatore emiliano come paracadute per la regia. Quando gli si chiede quali sono stati gli errori dell’anno scorso che non ha ripetuto in sede di costruzione del roster, Cavina ammette che “si potevano considerare errori, ma solo a posteriori. Quello che abbiamo voluto fare quest’anno è stata affidare la cabina di regia a un giocatore di qualità, che si conosce già e che conosce il campionato, come Rowe. Nella passata stagione noi stessi abbiamo parlato troppo poco degli effetti negativi causati dalla vicenda-Reynolds, che ci ha davvero penalizzato tanto. Anche la scelta di Lee è stata fatta nell’ottica di avere un giocatore sicuro”. Più forte questa Prima o quella Prima? “E’ riduttivo fare paragoni, abbiamo costruito la squadra non commettendo appunto gli errori dell’anno scorso. Va pure detto che in Legadue sto osservando un miglioramento verso l’alto della qualità delle squadre. Nel ranking Venezia è sopra tutte, poi tutti citano le tre squadre (Veroli, Brindisi e Barcellona, ndc), ma ci sono altre avversarie che possono stare a quel livello come Reggio Emilia, Verona e Pistoia”.

 

Dopo una Coppa Italia vinta e un’eliminazione playoff alla gara5 di semifinale, all’ultimo anno del suo contratto biennale con il club di Zeppieri chiaro che per Cavina c’è da centrare l’obiettivo per cui è arrivato in Ciociaria un’estate fa: “Ho letto tutte le interviste dei miei giocatori e ho notato che c’è una sana ambizione in tutti loro. L’importante è che questa ambizione non sfoci in presunzione. Dobbiamo essere sempre umili. La società è al top della categoria, la piazza è sempre calda e vicina, anzi sto vedendo agli allenamenti anche più gente rispetto a un anno fa, il mio rapporto con la società è solido, sono rimasto non soltanto per il biennale blindato ma perché nei due-tre Cda che ci sono stati in estate abbiamo parlato da veri uomini, ci siamo soffermati su delle cose che sono successe l’anno scorso. Quindi, ripartiamo ancora più convinti”. Più convinti verso la Serie A.

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