mercoledì 31 agosto 2011

Aperto il cantiere biancorosso Coach Recalcati non ha fretta

-La Prealpina-


Lavori in corso nel cantiere Cimberio. Troppo limitate le risorse del team biancorosso per esprimere giudizi completi sulla "sgambata" contro la vivace Oregon University, visto che oltre alle assenze annunciate di Stipcevic e Rannikko anche Diawara e Fajardo sono in evidente ritardo di condizione (l'ala francese ha giocato solo nel primo tempo, mentre il lungo italo-spagnolo è rimasto a riposo precauzionale e oggi verrà sottoposto ad accertamenti medici per valutare la situazione del ginocchio sinistro). Restano comunque le "sensazioni in libertà" di una squadra che in questa versione, incompleta e praticamente nella fase embrionale della costruzione di un sistema di gioco su entrambi i lati del campo, ha dimostrato di aver assoluto bisogno di una "traccia" corale per esprimersi al meglio e nascondere alcuni limiti auspicabilmente non strutturali. L'organizzazione offensiva serve per migliorare la qualità di esecuzione di una squadra che rinunciando a Slay ha tolto la sua prima opzione vicino a canestro e al momento fa larghissimo uso del tiro perimetrale. Quella difensiva servirà invece a garantire una migliore protezione dell'area colorata sia nella difesa "interna" che nella copertura a rimbalzo. Nessuna preoccupazio- ne comunque da parte di coach Recalcati al termine di una gara giocata con rotazioni limitate (soli 8 effettivi disponibili) e gambe "fisiologicamente" pesanti: «C'era da aspettarsi una partita del genere contro un'avversaria organizzata ed atleticamente vibrante, mentre noi siamo carichi di lavoro -commenta Carlo Recalcati -. Di fatto per noi è stato il primo allenamento di continuità a tutto campo, ma i giocatori debbono sapere che non è certo in gare del genere che verranno giudicati: siamo ancora all'inizio di un lungo percorso e dobbiamo continuare su questa strada». Tra condizione da migliorare e giochi d'attacco da "montare" i margini di crescita sono auspicabilmente notevoli, confidando anche nell'aggiunta di Brad Wanamaker (atteso nel pomeriggio a Malpensa e domani in palestra a Gavirate) per dare qualità agli allenamenti ed equilibrio ai quintetti. Ne avrà bisogno anche Justin Hurtt, l'elemento più atteso ieri sera a Gorla Maggiore: il tiratore mancino "vede" il canestro dalla distanza ma non sembra a suo agio nel traffico dell'area colorata, e sicuramente deve "pulire" il suo gioco - tra letture delle situazioni e uso del palleggio -per essere più efficace. La stoffa c'è, ma bisogna lavorarci sopra per sfruttarne al meglio le doti offensive; positivo invece l'impatto dei giovani Ganeto e Reati, con l'atleta del 1987 che si è battuto con ardore e intensità calandosi anche nei panni del regista, mentre il tiratore ex Treviglio è piaciuto per intraprendenza e sfrontatezza al di là delle note doti balistiche.

Nessun commento:

Posta un commento