mercoledì 31 agosto 2011

PalaBabele, Anna Cremascoli: «Senza parole e mai informati»

-La Provincia di Cantù-

 «Non sono stupita. Perchemai dovrei esserlo? I rinvii sono ormai diventati una prassi.   Ci sarebbe da restare meravigliati, sommai, se si partisse davvero. Tra l'altro, mi fa specie che se non fosse per gli organi stampa, a noi nessuno dice mai nulla.   Non ci tengono affatto informati. Evidente ritengono che queste notizie  non ci interessino. Ribadisco ancora una volta che a questo palazzetto ci crederò solo nel momento in cui sarà finito.  Anna Cremascoli, con il fratello Paolo proprietaria della Pallacanestro Cantù, mastica amaro. Del resto,  la vicenda legata al nuovo palasport,  dopo aver segnato la famiglia Corrado(proprietari precedenti) sta esasperando anche gli attuali titolati del club. Il 14 sottombre 2009 - ricorda -nel corso di una bella festa al Parini per "santificare" la firma della convenzionE- il sindaco Tiziana Sala e l'assessore Umberto Cappelletti annunciarono che nel giro di un anno, un anno e mezzo mezzo al massimo, sarebbe stato tutto  pronto. Ebbene, sono trascorsi ormai due anni e siamo ancora lì. Al punto  di prima. Per una proprietà che fa della programmazione uno snodo cruciale dei propri successi, l'interrogativo legato alla tempistica del palazzetto mina qualsiasi tipo di certezza. «Ci siamo spostati a Desio per poter giocare l'Eurolega - nota Anna Cremascoli - sia perchè il Pianella non è a norma sia perchè ci era stato garantito che la prossima stagione l'avremmo potuta disputare nella struttura di Corso Europa. Bene, avessimo saputo che dovevamo - restare a Cucciago più a lungo, come ormai si prospetta saremmo intervenuti subito per adeguare il Pianella,consapevoli che poi avremmo potuto ammortizzare i costi». Anche il presidente Alessandro Corrado mostra preoccupazione al riguar-do. «A questo punto - osserva - è presumibile ipotizzare che per l'inizio del campionato 2012-2013 l'impianto non sarà ultimato, creandoci così tutta una serie di problematiche. E dire che prima dello ferie avevamo avuto ampie o rassicurazioni circa il fatto che i lavori sarebbero iniziati alla fino di agosto, vale a diro proprio in questi giorni. Invece, ancora nulla. Non se no può più»

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