mercoledì 31 agosto 2011

La Robur in bilico, niente serie B2.

-Corriere Adriatico-

Il basket osimano sprofonda nelle serie minori. Il presidente Faloppa: 'Non ci sono più risorse'.


La Robur Basket saluta le categorie nazionali e per l’annata 2011-2012 tenta di ritagliarsi - ma il risultato al momento è tutt’altro che certo - almeno un piccolo spazio nelle divisioni regionali.
Cosa è successo?
Ce lo spiega direttamente Franco Faloppa, massimo dirigente del glorioso sodalizio cestistico locale.
'Al termine della stagione 2010-2011 - dice il presidente - la dirigenza ha doverosamente cominciato a tirare le somme, per arrivare a una esaustiva verifica della situazione. Il risultato finale ci ha costretto a prendere atto che non sussistevano più le condizioni economiche per consentire alla Robur Basket la partecipazione al campionato di competenza e pur con il più grande rincrescimento, non ci è rimasto altro da fare che comunicare agli organismi romani una decisione oramai inevitabile: la rinuncia alla B2'.

E ora?
'Prima di tutto dobbiamo finire di sistemare con la Federazione la procedura di formalizzazione della nostra non partecipazione alla serie B, poi vedremo di bruciare i tempi per ottenere un posto in uno dei campionati regionali, in modo che la Robur continui comunque la sua attività agonistica. I tempi sono stretti e le situazioni tutt\'altro che facili, ma noi ce la metteremo tutta per riuscire a farcela. Mettere in piedi la squadra, poi, sarà forse il compito meno difficile. L’allenatore ce lo abbiamo già pronto in casa (Francesco Francioni) e i giocatori per formare il roster in grado di affrontare dignitosamente un campionato regionale, siamo in grado di trovarli. Prima, però, bisognerà avere risolto la questione dell’accesso a un torneo'.

Nelle divisioni regionali, infatti, gli organici sono già definiti. Per rientrare nei ranghi, occorrerebbe dunque potrei usufruire di qualche rinuncia o di una specifica deroga. Per questa ragione la situazione presenta prospettive incerte e non poche incognite.

Già nel 2004, con la Robur in Legadue, la situazione societaria sembrò precipitare, tanto che fu necessario il varo di una 'operazione salvezza' da parte della Amministrazione Comunale.
Tale operazione comportò l’acquisizione da parte della Auximedia del 60 per cento del capitale sociale e l’ingresso nel consiglio di amministrazione di importanti personaggi. Nei tre anni successivi la presidenza roburina fu tenuta da Giacomo Bugaro, nei seguenti due da Nazzareno Mengoni, poi da Massimo Torcianti. Nel febbraio 2008 la Auximedia vendette le proprie quote a un pool di imprenditori osimani, ritenendo concluso il proprio compito di salvataggio del sodalizio e il programma di realizzazione degli impianti, primo tra tutti il Palas di Villa. Ora, con la crisi economica che ha portato gli imprenditori a disimpegnarsi e con l'uscita di scena di Dino Latini che aveva saputo coagulare risorse importanti intorno alla Robur, il castello biancorosso sembra purtroppo essere destinato a sfaldarsi.


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