sabato 30 luglio 2011

L’Acegas ha ingaggiato il pivot Maganza

 -Il Piccolo-

Accordo annuale per il lungo di Gemona, 206 centimetri, nel giro della nazionale Under 20. Ora si aspetta la guardia Gurini

Arriva il terzo colpo di mercato per l’Acegas: il general manager Dario Bocchini ha raggiunto l’accordo con il pivot Marco Maganza, 20 anni di Gemona del Friuli, 206 centimetri di altezza, prodotto della Snaidero e reduce dalla promozione in LegaDue con Brescia, dove era stato mandato in prestito lo scorso autunno. Maganza, che quest’anno è stato anche nel giro della nazionale Under 20, anche se poi non è andato agli europei in Spagna restando a disposizione di Sacripanti in Italia, firmerà (ci sono ancora gli ultimi dettagli da definire) un contratto annuale con i biancorossi.
Maganza ha una gran voglia di essere finalmente protagonista dopo aver fatto il comprimario prima alla Snaidero in LegaaDue e l’anno scorso a Brescia (8 minuti di media a partita, con 2.3 punti e 2.6 rimbalzi). L’Acegas è ben contenta di offrirgli questa chance, sperando di poter trovare in lui quell’under lungo che il vivaio in questi anni non ha prodotto e di farlo quindi diventare il punto fermo della squadra per il futuro. È su questa coincidenza di intenti che il matrimonio si è compiuto, sebbene il giocatore avesse diverse richieste da società anche ambiziose (una su tutte, Omegna). Il senso del contratto annuale e non pluriennale è proprio questo: è una sorta di prova per entrambe le parti. «Se durante l’anno ci accorgeremo che Maganza è davvero il giocatore che ci auspichiamo sia - ha detto ieri Dario Bocchini - ci siederemo a tavolino anche prima della fine della stagione e prolungheremo il rapporto più a lungo».
Dalmasson, da Jesolo, benedice l’affare: «Maganza è sicuramente uno dei giovani più interessanti nel suo ruolo». Appunto, quale sarà il suo ruolo preciso? «Come Gandini anche lui è un giocatore duttile - spiega il coach -, può giocare da centro, ma anche da ala alta. Sicuramente non penso a lui come un rincalzo, qui dovrà giocare molto più che a Brescia, altrimenti sarebbe un fallimento per lui e per noi. Dovrà meritarsi tutto, ma noi saremo ben felici di concedergli una chance importante per dimostrare quanto vale». Come dicevamo all’inizio, l’accordo è arrivato per la perfetta sintonia di obiettivi fra le parti e le parole di Maganza sanciscono il concetto: «Quello di Trieste è un progetto serio, con una società altrettanto seria che può offrirmi le garanzie che chiedo. Poi è una buona piazza, una città che mi piace molto e quando si è presentata l’opportunità di venire a giocare qui non ho voluto farmela sfuggire. Perchè quest’anno voglio tornare a fare il protagonista, ho bisogno di ritrovare la fiducia in campo. E se le cose dovessero andare bene, non escludo di poter restare qui a lungo».
Con l’ingaggio di Maganza restano scoperti gli spot della guardia tiratrice e dell’ala forte. La priorità dell’Acegas, su espressa richiesta di Dalmasson, è il numero 2 che il coach ha identificato in Giacomo Gurini, 27 anni pesarese, libero da Rimini dove ha giocato per alcuni anni in LegaDue. È su di lui che si sta strutturando il mercato biancorosso, dalla sua risposta dipenderanno le altre mosse di Bocchini. A Gurini l’Acegas ha offerto un contratto biennale, ieri sera l’agente del giocatore ha fatto sapere che il suo assistito vuole guardarsi intorno ancora per qualche giorno, sperando in una nuova chiamata dalla LegaDue. Probabilmente starà aspettando di vedere se lo cercherà qualcuna fra Verona, Piacenza, Sant’Antimo e Ostuni che hanno presentato tutta la documentazione necessaria per l’ammissione alla LegaDue e che, in attesa di sapere cosa deciderà la Comtec (il 6 agosto la comunicazione ufficiale), non hanno ancora iniziato a fare le squadre.
Sebbene Gurini, pur non avendo rifiutato l’offerta, ha correttamente lasciata libera l’Acegas di muoversi come crede, quest’ultima ha deciso di aspettarlo, essendo il giocatore la prima scelta di Dalmasson per il suo scacchiere. In caso di esito negativo, cambierà la strategia: l’investimento forte verrebbe fatto sul n. 4, optando poi per una guardia di livello medio.

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