domenica 31 luglio 2011

La Effe va avanti, a Ferrara non si torna

-L'Informazione di Bologna-

Sabatini aspetta di sapere se ci sarà il bando per il “PalaDoz z a ”. Sacrati vira su San Lazzaro
La cordata estense non è stata considerata economicamente solida

Un torneo di scacchi. Romagnoli, Sabatinie Sacrati (in rigoroso ordine alfabetico) stanno muovendo
sulla scacchiera una pedina dopo l’altra e, quasi ogni giorno, c’è una novità da proporre ai tifosi della pallaa spicchi bolognesi che, obiettivamente, vorrebbero sentire qualche nome roboante e contare
i giorni che mancano alla palla a due d’inizio stagione, piuttosto che le tante polemiche che si sono sommate nei giorni scorsi. La Effe pare divisa, nonostante le dichiarazioni di venerdì, in due fazioni:
quella che si riconosce in Scapoli e quella che, invece, è molto legata a Romagnoli. Proprio da questa seconda anima è nata la trattativa con alcuni emissari ferraresi (probabilmente legati a Moretti, presidente della storica 4 Torri) che ieri dovevano recarsi negli uffici del commercialista Tosarelli
per iniziare una trattativa. L’incontro, però, è saltato e, qui, iniziano le due versioni non coincidenti: da
Ferrara raccontano che era loro intenzione parlare con Romagnoli (e non con un commercialista) per esporgli il progetto, mentre da Bologna si parla di un offerta decisamente troppo bassa (meno di un milione di euro per acquisto della società più costruzione della squadra) dal momento che la Newco,
il giorno che deciderà di vendere, lo farà per uscire completamente dal basket e non certo per trasferire
la franchigia in un’altra città. I prossimi giorni chiariranno se è stata una boutade oppure se è veramente
possibile che il diritto della LegaDue torni nella città estense dopo neppureun mese di permanenza sotto le Due Torri. Sabatini, incassate le lodi radiofoniche (su RadioRai) di Lardo che ha parlato di
«due anni bellissimi ed un progetto giovani pienamente riuscito», rimane alla finestra sul lato PalaDozza, mentre è  disposto a spendere quasi cinquecentomila dollari per arrivare ad un’ala di
grande qualità. Bisognerà, poi, risolvere la questione con Sanikidze che potrebbe rischiare di fare la fine di qualche altro giocatore bianconero del passato (tribuna, se va bene). E, infine, c’è Sacrati che ,
da domani, dovrà seriamente pensare ad allestire una prima squadra decorosa in DNB (ex B Dilettanti). Si vocifera che potrebbe avere l’aiuto di Stefano Dall’Ara che, nelle prossime ore, proverà a convincere Stefano Salieri ad accettare il nuovo progetto della società nata dalla scissione del Gira. Dove potrebbe giocare questa nuova realtà? Ad Ozzano è altamente improbabile e anche il “PalaDozza” appare impossibile, dal momento che il Comune ha sempre in mente i 6,4 anticipati al Credito Sportivo.
Rimangono pochi impianti in provincia con le caratteristiche giuste e, quindi, è ipotizzabile che
verrà fatto un ragionamento per il “PalaSavena

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