domenica 31 luglio 2011

Cancellieri: "Solidi e compatti. Adesso ci siamo"

-La Stampa ed. Biella-

Coach Cancellieri con l'arrivo del serbo siete al completo?
«Con la firma di Dragicevic siamo a posto. Sono fiducioso che Tadja, con le sue qualità e la sua voglia di crescere ulteriormente, possa fornire un apporto consistente ad un team che adesso ha una fisionomia definitiva e sulla quale lavoreremo per dargli solidità, compattezza e chimica».
Contento della squadra che avete costruito?
«L'impegno è stato notevole e ci abbiamo lavorato a lungo. La campagna acquisiti è stata più complicata perchè il mercato, per tanti motivi, era difficile da affrontare per team che, come noi, non hanno una disponibilità illimitata. Sono certo che con il budget in nostro possesso abbiamo fatto il meglio, integrando giocatori di qualità. Sarà il desiderio di passarsi la palla a fare la differenza durante la stagione».
Già superata quota 1000 abbonamenti: segnale che il pubblico sta apprezzando l'operato della società.
«Da 4 anni sono in città e credo che la gente apprezzi soprattutto la continuità del progetto: i tifosi si identificano nella squadra che rappresenta il territorio. L'aspetto tecnico è importate, ma in un contesto come Biella le motivazioni che devono avere i giocatori sono fondamentali: tutti l'hanno capito e ci seguono».
 Negli ultimi due anni l'Angelico ha mostrato due volti: sorridente nel girone d'andata, molto più preoccupato al ritorno. Alla luce di quanto successo in precedenza cambierà qualcosa?
«Non penso sia frutto della preparazione o del modo con cui siamo scesi in campo durante l'anno. Purtroppo il campionato è diviso in due parti e la seconda fase, almeno nel recente passato, ha sempre visto grossi team riprendersi dopo aver tappato i primi mesi. Chi doveva essere in alto ci ha messo un po', ma poi ha trovato la via. Mi auguro di riuscire sempre a partire così bene: poi dare solidità al ritorno dipende da tanti fattori, tra cui la qualità del roster è la principale».
Si aspetta ancora un colpo di mercato?
«In questo momento direi di no. La squadra è come l'avevamo pensata, senza troppe rotazioni: da sempre preferisco impostare gerarchie chiare. Poi un infortunio è dietro l'angolo e può cambiare l'alchimia, portandoti a scelte differenti».

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