domenica 31 luglio 2011

Tutti a bordo, pilota Cremascoli: "Pronti al decollo"

-La Provincia di Como-

La proprietaria a ruota libera in casa Bennet: mercato, budget, campionato, Eurolega

Ingegner Anna Cre-mascoli, incrociando le dita per Basile, la proprietà della Pallacanestro Cantù è soddisfatta della Bennet versione 2011-2012?
Non ho la competenza specifica in materia per entrare nel merito delle scelte, eppure non nascondo che si tratta di un progetto tecnico che mi è subito piaciuto molto. Sarà che le sfide mi intrigano e questa è dav-vero un'altra gran bella sfida.
Corrisponde al vero che l'accoppiata Arrigoni-Trinchieri ha chiesto a lei il via libera per varare l'operazione doppio play italiano e guardia americana?
Mi hanno detto «se te la senti abbandoniamo la strada vecchia per aprire la nuova via». Ho detto sì perché mi è parsa una scelta intanto intelligente e poi anche lungimirante.
Non le è parso ne azzardo firmare l'americano Lighty prima ancora di aver completato il pacchetto di italiani?
Relativamente a Lighty mi hanno riferito che si trattava di una scoperta pazzesca. Un giocatore dalle grandi potenzialità che non abbiamo voluto lasciarci sfuggire. Per questo non ci siamo presi del tempo con lui. Basile costretto ora allo stand by ha preso tutti in contropiede
Vero, ma siamo fiduciosi. Gianluca è un ottimo giocatore e una gran brava persona. Uno con le caratteristiche ideali per il nostro progetto.
Di Basile l'ha colpita qualcosa m particolare durante la conferenza stampa di presentazione dell'altro giorno?
L'umiltà del campione. Quando uno con un palmares del genere e una carriera di primissimo piano afferma che è venuto qui per migliorarsi dimostra compiutamente tutto lo spessore del personaggio. Facendovi i conti in tasca, questa squadra non l'avete certo allestita a buon mercato...
In effetti, a livello economico l'intervento è stato pesante perché già rinnovare i contratti con i giocatori che tanto bene avevano fatto la stagione scorsa ha richiesto sacrifici non indifferenti. Diciamo che abbiamo speso un 30% in più rispetto al 2010. Che è parecchio. Ma del resto...
...ma del resto?
Tutto è nato dall'aver conquistato il diritto di giocare l'Eurolega. Ebbene, abbiamo ritenuto che non potevamo permetterci che questa coppa ci ammazzasse in settimana perdendo partite con scarti di 30 punti perché questo si sarebbe poi psicologicamente riflesso sul campionato.
 E una squadra costruita per «resistere» ha inevitabilmente cambiato quelli che erano inizialmente i nostri parametri di spesa. E le spalle sono coperte?
Stiamo provando a farlo.
Ok, ma come?
Innanzitutto il main sponsor Bennet ha aggiunto denari all'accordo inizialmente sottoscritto. In secondo luogo abbiamo imbarcato qualche nuovo partner in più che a breve ufficializzeremo; infine, contiamo di aumentare gli incassi confidando in un incremento del numero degli abbonati e degli spettatori in generale.
Previsioni sul prossimo campionato?
E' ancora presto perché alcune squadre devono ancora completarsi eppure mi sembra di capire che tre formazioni si stacchino da tutte le altre.
Allude a Siena, Milano e Cantù?
Naturalmente, con le prime due ancora più su. Sulla carta, Milano dovrebbe vincere scudetto e Eurolega disponendo di giocatori fortissimi e di uno staff tecnico di altissimo profilo. Non è detto tuttavia che al primo anno venga poi tutto subito. Quanto a Siena, siamo alle solite: è sempre Siena. Un affare a due per il titolo?
Non dovessimo vincerlo noi, lo scudetto, allora che lo faccia Milano almeno così si cambia un po' dando un calcio alla monotonia.
I vostri obiettivi?
Il primo in ordine temporale è la Supercoppa di ottobre a Forlì: puntiamo a vincerla. Vorremmo poi riuscire a conquistare la finale di Coppa Italia e garantirci le Top 16 di Eurolega.
Il campionato?
Se una tra Siena e Milano lascia qualcosa per strada, Cantù un'altra volta in finale non ci starebbe male.

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