venerdì 30 settembre 2011

White , l'uomo volante della Vuelle non rinuncia ai propri sogni. "Tifosi, vedete di esserci, perchè sarà show time"

-Il Resto del Carlino ed. Pesaro-
 L'uomo volante è abituato a galleggiare in aria, là dove abitano i sogni. Ma c'è chi io guarda come un marziano quando James White afferma: «Sarò deluso se non arriviamo fra le prime quattro». Parole coraggiose e sfrontate che di sicuro piacciono ai tifosi, però mettono un pizzico di pressione sul suo club, la Scavolini Siviglia. Perché fare un risultato del genere vorrebbe dire essere la prima dietro ai trio dato per favorito formato da Siena, Milano e Cantù. White però non si sente uno che le «Mi sono sbilanciato e non ritratto: siamo da semifinali La nostra squadra è versatile» ¦ spara grosse e spiega il suo proclama: «Mi sono sbilanciato dopo aver dato un'occhiata a tutti i ro-ster della serie A. Non è un sogno quello che dico, è una realtà possibile che proveremo a raggiungere con tutte le nostre forze. Essere fra le prime quattro in America è considerato un risultato vincente, anche se sei il quarto. Poi, ogni volta che comincia una nuova stagione, tutto quello che succederà è un'incognita, quindi perché partire rassegnati a un ruolo di basso profilo? Bisogna credere ai propri sogni». A Sassari, fra l'altro, «The Flight» fy buon profeta e il giorno della sua presentazione pronosticò la Dinamo nei playoff. «Mi presero per matto, invece ci andammo facendo una bellissima figura. Dunque, siccome qui ho attorno una squadra più forte, sono certo che faremo meglio. E sono sicuro che pure per me sarà possibile confermarmi, perchè la bravura dei miei compagni mi consentirà di avere più spazi e più tiri aperti». Da dove gli viene questa fiducia nella Scavolini Siviglia? «Dalla nostra estrema versatilità. Abbiamo tre ottimi giocatori da ruotare in regia, due buoni centri, gente che può spostarsi con naturalezza fra i ruoli di guardia e ala. Poi è vero che l'attacco fa vendere i biglietti e la difesa fa vincere le partite perciò cercheremo di essere tosti anche nella nostra metà campo». Uno che sa il fatto suo, questo super-atleta laureato in criminologia, che appare entusiasta del suo approdo pesarese: «Una volta che ho preso una decisione non ho mai rimpianti. Credo in Pesaro e nella mia squadra, so che questo sarà un bei posto dove giocare». Senza rimpianti e senza pietà per chi io ha amato alia follia, come i tifosi sardì. «Non so che dicono in Sardegna, loro non hanno mai provato a farmi un'offerta per tenermi, forse costavo troppo... borbotta . So- no stato bene a Sassari, so che i fans mi amano e per questo voglio fare la mia miglior partita quando andremo là». Ai tifosi di Pesaro, invece, qualcosa da dire ce l'ha. «Siate sicuri di esserci sugli spaiti perché noi faremo show ogni domenica». Pronti ai decollo.

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