venerdì 30 settembre 2011

Faina: "Abbiamo fiducia nel nostro lavoro"

-Pms Basketball.com-
La eco della vittoria con Recanati si è esaurita ormai da tempo e la ZeroUno PMS Torino è proiettata al match di domenica contro Bari. Un avversario che arriva a Torino reduce dalla sconfitta per 60-69 in casa contro Trieste, desiderosa quindi di rialzare immediatamente la testa dopo il primo passo falso della stagione. Di contro la ZeroUno proverà ad inanellare la seconda vittoria, ben consapevole che una vittoria non può essere indicativa: "Una partita non fa testo - spiega dall'alto della sua esperienza coach Filippo Faina - ma fa solo classifica. La squadra è partita molto determinata, il fatto di essere in trasferta su un campo difficile dà morale, fiducia per quello che sta avvenendo. La squadra lavora bene, c'è qualche infortunio da mettere a posto ma per domenica saremo pronti".

La Liomatic Group è una squadra da poco ammessa alla Divisione Nazionale A grazie alla Wild Card che ha permesso loro l'iscrizione, nonostante nella scorsa stagione fossero in B Dilettanti. A questo si aggiunge l'incognita del primo match, che purtroppo la PMS Torino non ha potuto visionare: "Bari ha perso in casa davanti ad un grandissimo pubblico: è una squadra che arriva "al buio", dato che per ragioni tecniche non siamo riusciti a visionare la loro partita. I giocatori li conosciamo, affronteremo la squadra senza timore ma consapevoli della loro qualità e che, con questa formula, ogni partita è fondamentale".

La squadra di coach Putignano potrà contare sulla classe di un gruppo guidato da Silvio Gigena, ingaggiato a poche ore dall'inizio della stagione, ma che può contare su due giocatori particolari per diversi motivi: Domenico Morena, il giocatore più esperto della DNa, e Samuel Deguara, centro maltese di 2 metri e 24 centimetri, il giocatore più alto di tutta la pallacanestro italiana, serie A compresa.

"Morena lo conosco molto bene - sorride Faina - negli anni '80 l'ho avviato alla pallacanestro: nel corso degli anni si è costruito una personalità tecnica che nessuno gli attribuiva in passato. Ora sa tirare, ha mani educate: certo, a 41 anni la mobilità non è più quella dei giorni migliori, ma rimane sempre un pericolo. Mobilità che è un limite per Deguara, dall'alto dei suoi 224 centimetri. Un giocatore assolutamente inesperto (classe 1991) che deve fare ancora il salto di qualità. Ma è di una stazza tale che sotto canestro mette parecchia difficoltà".

Nessun commento:

Posta un commento