venerdì 30 settembre 2011

Carica Cazzaniga «L’avvio duro rafforzerà Pavia»

-La Provincia pavese-

Basket, altre quattro gare lontane da via Treves Il lungo: «Il carattere c’è, ora servono i punti»

La Pallacanestro Pavia domani pomeriggio si allenerà al palaRadi di Cremona, dove domenica giocherà la partita in casa contro San Severo. La società deve scontare le due giornate di squalifica del palaRavizza, inflitte dopo i fatti dell’ultima partita dei play out contro Matera, e ha scelto Cremona come sede delle partite con i pugliesi e con Castelletto (16 ottobre). L’intenzione di coach Baldiraghi è abituare la squadra a tirare nel palasport cremonese. Sugli spalti domenica, oltre ai sostenitori pavesi, ci saranno anche quelli cremonesi e qualcuno di loro tiferà per Pavia. «La mano sul fuoco per tutti non posso metterla – spiega Roberto Cazzaniga, che a Cremona ha giocato due in anni in LegaDue - ma di sicuro i miei amici verranno al palasport e mi sosterranno. Insieme a loro ci saranno altri cremonesi perché la passione per la palla a spicchi è alta, visto che la Braga milita in A, ma non so se rimarranno solo spettatori distaccati o parteciperanno». Cazzaniga è nato a Monza, cresciuto a Varese ed ora abita a Cremona. «Io sono un tipo comodo, mi allontano sempre poco da casa – spiega Cazzaniga, che dopo Cremona ha giocato a Casalpusterlengo, Piacenza e Pavia –. Il PalaRadi è un bel palasport e si dovrebbe giocare bene, anche se non scendere in campo al PalaRavizza ci penalizza, perché ci mancherà il nostro pubblico e l’abitudine a giocare su un campo dove ci alleniamo quotidianamente». Cinque partite lontano da Pavia, tra gare interne e trasferte (il 9 a Recanati, il 13 a Trieste), non sono certo un viatico ideale per iniziare bene la stagione. «E’ vero – aggiunge il pivot 33enne – ma sono convinto che possiamo raccogliere un po’ di punti e che ne usciremo più forti moralmente». A Napoli in attacco protagonisti sono stati i lunghi, mentre in difesa si è un po’ sofferto. «All’inizio eravamo un po’ tesi e abbiamo sbagliato tiri facili, ma di positivo c’è che non abbiamo mollato nemmeno quando siamo andati sotto. Siamo risaliti per giocarcela in un finale punto a punto, ma a quel punto i nostri avversari hanno segnato un paio di triple in un momento importante che ci hanno affossato. E’ vero che in attacco abbiamo sbagliato, ma dico che possiamo migliorare anche in difesa». Una botta alla spalla ha tolto dalla partita Cissè. «La fortuna non è dalla nostra parte, perchè Ibra è mancato in un momento determinante, speriamo di recuperarlo per la sfida con San Severo - continua il lungo –. Quella di domenica sarà una gara dura e dovremo impegnarci ancora di più per conquistare la prima vittoria del nostro campionato».

Cissè ancora in forse Il medico: decideremo solo domenica
La presenza di Ibrahim Cissè nella sfida contro San Savero rimane incerta. La spalla destra della guardia è stata immobilizzata dopo il colpo subìto a Napoli da Iannilli e si sospetta una nuova sub lussazione dell’arto infortunato dieci giorni fa a Codogno contro Casalpusterlengo. «Decideremo all’ultimo momento se giocherà o meno – spiega il dottor Luigi D’Introno – Ibra ha una soglia del dolore alta, ma occorre cautela dopo il secondo infortunio nella stessa posizione».

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