venerdì 30 settembre 2011

Biancoblu-Aget, tocca a voi

- L' Informazione Bologna -

  ''Biancoblu seguimi. Ti mostro la via". Alla vigilia del campionato, Patrick Baldassarre mette in mostra tutto il proprio entusiasmo per il progetto biancoblu , dentro e fuori dal campo. «La LegaDue di quest'anno è molto equilibrata è competitiva, con dieci squadre in grado di lottare per i playoff, za con Pecile e Blizzard, tanto carattere, come abbiamo dimostrato nelle amichevoli ed un'atipicità sotto canestro che può diventare la nostra arma in più, se spingeremo l'avversario ad adeguarsi a noi. Scafati aveva fatto una scelta simile, con me e Radulovic a comporre il reparto lunghi e non abbiamo mai sfigurato, anche contro awer- servita anche per imparare come si fa a riportare un pubblico disamorato alpalazizetto. «In Campania ho trovato una situazione per certi aspetti simile a quella di Bologna, ma con il bel gioco ed i risultati abbiamo convinto la gente a superare l'iniziale diffidenza. Ed è quello che con i miei compagni vogliamo fare in questa stagione: l'assenza della Fortitudo a livello professionistico è stata pesante, ma ora ripartiamo con un progetto solido guidato da Romagnoli. Non giudico chi fa una scelta diversa dal seguirci, ma posso garantire che chiunque, tifoso o no, entri nel PalaDozza, ne uscirà soddisfatto. Faremo la corte al nostro pubblico come si fa con una bella ragazza, finché...». Una grande convinzione, la stessa che l'ha spinta a preferire la Biancoblu ad altre piazze più ambiziose. «Le offerte quest'estate non mi sono mancate ma ho scelto Bologna perché ho individuato in Zare Markovski l'allenatore che più di tutti gli altri può portarmi a compiere un salto di qualità. L'anno scorso è stato molto positivo, ma mi aspetto di progredire ancora sia tecnicamente che tatticamente: la fama di Zare, in questo senso, lo ho preceduto. E poi c'è il fascino di una città che ha fatto la storia del basket: tutti gli occhi saranno puntati su di noi». Un'occasione di crescita importante, ma non solo. Al terzo anno di fila nella categoria, Baldassarre può considerarsi una delle chiocce, insieme a Pecile? «L'esperienza è una dote che bisogna condividere con i compagni, per crescere come squadra. Per questo, cerco sempre di dare il giusto consiglio ai più giovani e non mi tiro indietro davanti alle responsabilità, ma anche di apprendere qualcosa di nuovo da tutti».

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