venerdì 30 settembre 2011

Sarà un torneo illuminato dall' Enel

- Il Corriere di Romagna -

Finalmente si parte. Sì, finalmente perché adesso sarà solo il campo a parlare chiudendosi dietro la porta di un'estate che per la pallacanestro italiana, da qualunque angolo la si guardi, è stata una pessima estate. La Legadue riparte dopo che tra giugno e luglio si è consumato il record di fallimenti societari e di conseguenti ripescaggi: hanno chiuso i battenti Udine, Casalpusterlengo, Ferrara, soprattutto Rimini. Tante, troppe. Basta questo? Basterebbe, non ci fosse stata pure l'indecente wild-card in conseguenza della quale, con un non tempismo tipico italiano, l'Alta Corte del Coni ha riammesso in A Venezia dando vita da domenica a un torneo zoppo che bello non lo è di sicuro. La formula. Di buono c'è solo che, con 15 squadre al via, sparisce la wild-card, retrocede una sola formazione (ne saliranno tre dai Dilettanti) e ne vengono promosse due. Una già al termine della regular season e una dopo i play-off cui accedono le squadre classificate dal secondo al nono posto. Fascia promozione. Il campionato che sta per iniziare sembra simile a un indistinto magma dove dal sesto all'ultimo posto balleranno davvero pochi punti. C'è, però, chi si erge sulla concorrenza e può fare storia a sé puntando deciso alla vittoria finale. È il caso, principalmente, dell'Enel Brindisi e non solo perché proviene dalla massima serie. Sotto canestro nessuno ha un duo solido come Callahan-Borovnjak, il play Renfore lo voleva mezza Europa, Ndoja è un fighter che sembra nato per giocare a Brindisi e la panchina, dove ci sono gli ex romagnoli Poletti e Foiera, non ha lacune. Avversarie? Sì, ci sono, a partire da Barcellona che ha dieci giocatori veri e il miglior play della lega, quel Michael Green che pochi mesi fa guidava Cantù a una stagione da urlo. Se non saranno loro le promosse, possono esserlo solo o la Prima Veroli di Demis Gavina (Rowe e Jackson sono il top tra tutti gli esterni, Lee in area vale più di Kavaliauskas) o la ripescata Tezenis Verona perché con Garelli in panca e Vukcevic in campo al fianco di un gruppo italiano di primo livello (Renzi, Boscagin, Di Giuliomaria) non si può stare nell'anonimato. Fascia play-off. Un solo passo dietro si pone un terzetto: Reg- gio Emilia che ha confermato il "nucleo buono" dell'anno scorso e con Demien Filloy può fare il salto di qualità, la Givova Scafati di "coach dell'anno" Griccioli che ha l'affascinante scommessa di resuscitare un signor centro come James Thomas e la grande sorpresa del mercato estivo Pistoia. Partita a fari spenti s'è permessa i lussi Jones, Mathis e Galanda. Mica poco. Per completare la fascia un posto lo può centrare quest'anno l'Aget Imola e assieme a lei la Biancoblù Bologna che Fortitudo non è, ma che ha un coach (Markovski) e una rosa da autentica mina vagante. Fascia salvezza. E la zona di merito di Forlì, ma è anche quella che potrebbe scavalcare la Morpfao Piacenza sulla quale scommettiamo per esperienza, forza economica e per Dwayne Anderson, lusso per la Legadue. A battagliare per evitare la retrocessione saranno l'Assi Ostimi con ottime chance di riuscirci perché ha forza sul perimetro e panchina lunga, Brescia, Jesi e Sant'Antimo che è indicata da tutti come cenerentola, ma che potrebbe cedere la scopa a una delle due "sorellastre" e tenersi il castello.

Nessun commento:

Posta un commento