venerdì 30 settembre 2011

Centrale del Latte Brescia, ecco il gusto di Legadue

- BresciaOggi -
L'invito è stato recapitato, lottando e vincendo sul campo. La data del debutto al gran ballo è quella di domenica pomeriggio: Brescia, con lo scudetto della A dilettanti cucito sul petto, ha l'obbligo morale di guidare le debuttanti. Che, visti i ripescaggi di Piacenza, Ostuni e Sant'Antimo, e l'arrivo della «F biancoblu» Bologna, non sono poche. l'evento è quello forse meno in- dicato per una debuttante, Barcellona Pozzo Di Grotto. Anche se l'inattesa sconfitta casalinga di coppa Italia dei siciliani (candidati numero uno alla promozione diretta in A) per mano di Piacenza, sposta addosso ai padroni di casa tutta la pressione: i giallorossi non possono più sbagliare. Chi sicuramente non proverà l'emozione del debutto è il coach Sandro Dell'Agnello, che tra Reggio Emilia, Livorno e Venezia, di Legadue da «head coach» ne ha masticata tanta: «Lo sport va vissuto con grande passione, credo non ci sia nessun motivo per farsi venir la tremarella - spiega il tecnico, con totale compostezza - dobbiamo essere entusiasti per l'avventura che andremo a vivere». E la sua squadra ? Non è che a qualche giocatore, in un PalAlberti tutto esaurito e ribollente di tifo, possano tremare le gambe? «L'entusiasmo è stata la nostra arma migliore della scorsa stagione e vogliamo continuare sulla medesima falsariga», ribatte Dell'Agnello. E poi sarebbe bello fare un regalo ad Ario Costa, per i suoi 50 anni: «Sarei il primo ad essere contento, ma purtroppo questa ricorrenza non cade nel momento migliore, e l'entusiasmo potrebbe non bastare più: sono più preoccupato per i potenziali assenti, e la prestazione di sabato scorso a Reggio Emilia parla da sola». Intanto a Barcellona siederà per l'898esima volta in panchina il coach Cesare Pancotto, il decano tra gli allenatori in attività nelle serie professionistiche: «Massimo rispetto per coach Pancotto: la sua esperienza ultraventennale parla per lui. Ammiro l'entusiasmo di stare in panchina dopo così tanti anni da head coach ad altissimo livello» Quasi 900 panchine per Pancotto: Dell'Agnello ce la farà ad arrivare ad un simile risultato? «Ho cominciato tardi ad allenare - risponde ridendo l'allenatore labronico - ma la fortuna mi ha permesso di giocare fino a 43 anni. A questo punto è chiaro che non arriverò mai a un simile traguardo. Ma va bene lo stesso, via». Via, dice: l'intercalare del vernacolo livornese risuona spesso tra le parole del condottiero della Centrale del latte, e si ripropone quando passa in rassegna il roster siciliano. BARCELLONA è agguerrita: in cabina di regia c'è Mike Green, trascinatore di Cantù, mentre Michael Hieks e Mindaugas Lukauskis sono giocatori che non sfigurerebbero al piano superiore: missione impossibile quella di Brescia? «Sulla carta posso essere d'accordo: parliamo di gente che ha bazzicato l'Eurolega. Il Pronostico però non è già chiuso: parliamo di squadra di indubbio valore, che punta alla promozione. I risultati arrivano alla quarta sirena». Una sirena preceduta da 40' che non saranno da valzer, anche se alla prima di campionato è difficile aspettarsi del rock. Il pronostico comunque (quest'anno si può scommettere anche sulla Centrale del Latte) guardando anche i siti dei bookmakers, è tutto a favore dei padroni di casa: il segno 1 paga 1,20, la vittoria di Ghersetti e soci 3,75. Ma si sa, i pronostici sono fatti per essere smentiti: del resto chi avrebbe mai puntato un solo euro su Dell'Agnello allenatore alla prima stagione di Livorno?

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