lunedì 27 giugno 2011

Scaligera Verona verso una svolta storica: Vicenzi esce

- L'Arena -

La Scaligera Basket va verso una volta storica. Giuseppe Vicenzi, il patron che l'ha portata dalla serie D (dove era nel 1972 quando l'acquistò da Andrea Piotto) ai vertici in Italia (Coppa Italia 1991, Supercop-pa 1996) e in Europa (Coppa Korac 1998) e che l'ha fatta rinascere dopo anni di buio, sembra intenzionato a fare un passo indietro, a rimanere sì in società (per questioni affettive mai potrebbe abbandonarla) con una quota minoritaria, ma a passare la mano, a cedere insomma la maggioranza e la gestione del club. Finché non vi sono firme su accordi o presunti tali, il condizionale è d'obbligo, ma nell'ultimo incontro tra i soci, presente anche lo sponsor Sandro Veronesi (presidente del Gruppo Calzedonia), è emersa l'intenzione di seguire questa ben definita strada. Il "timone" passerebbe ai soci entrati nella Scaligera l'anno scorso, Pierluigi Pedrollo e Sandro Bordato. Uno di loro, diventerebbe presidente. Poi, potrebbe esserci una rotazione, come era stato detto dallo stesso Vicenzi quando la base societaria era stata ampliata. E un altro allargamente è il passo che dovrebbe portare al nuovo assetto. Attualmente, la famiglia Vicenzi detiene il 68 per cento delle azioni, mentre Pedrollo e Bordato sono titolari, entrambi, di un 16 per cento. Il patron, va sottolineato, sarebbe disposto a cedere parte delle proprie azioni (resterebbe con una quota minima) al prezzo simbolico di un euro a chi si impegnasse a mettere dentro soldi nella società, siano essi nuovi soci o, in assenza, gli stessi Pedrollo e Bordato. Le condizioni, riferite ad assicurare entrate alle casse sociali, sono quelle fatte ai nuovi soci poco meno di un anno fa (un impegno almeno triennale). Il coinvolgimento di altre persone del mondo imprenditoriale veronese diventa un passaggio rilevante perché vi sia questa svolta storica. Questo scenario, se concretizzato, prevede che Giuseppe Vicenzi rimanga come presidente onorario, ma che la gestione passi nelle mani, presumibilmente, di Pedrollo. Tutto questo non è ufficiale né ufficioso perché le situazioni possono sempre cambiare finché dalle parole, dai colloqui, dal confrontarsi, non si passa a carta scritta. Sarà l'assemblea dei soci, per la quale non è stata ancora fissata una data, a ufficializzare gli eventuali passaggi di quote azionarie e stabilire il nuovo assetto Lo storico patron della Tezenis potrebbe restare solo in qualità di presidente onorario societario e gli incarichi all'interno del club. E' probabile che, come tempi, tutto finirà per coincidere con l'ufficialità del ripescaggio della Scaligera Basket in Legadue (manca ormai solo quella per la certezza che la storia del grande basket possa proseguire a Verona, per la soddisfazione di tanti appassionati, visto le conferme sulla rinuncia al secondo campionato professionistico che arrivano da Casalpusterlengo, dove è certo che non vi sarà cessione del diritto sportivo, e le problematiche situazioni di Udine, destinata a chiudere, Rimini e Ferrara). Finché non saranno ben definiti gli equilibri interni tra gli azionisti, non è il caso di parlare della gestione tecnica. Si può ipotizzare che sarà, comunque, Andrea Fadini a proporre i nomi degli allenatori più adatti per allenare la Tezenis 2011-2012 e che la scelta sarà fatta di comune accordo con i soci. Poi si passerà alla costruzione della squadra secondo un budget che, visto quanto accaduto nell'ultima stagione, non dovrà discostarsi molto dal precedente, anche in considerazione di quello che stanno facendo le altre società. Si annuncia, infatti, una Legadue ancora più dura dell'ultima, con Brindisi che, retrocessa dalla Al, ha elaborato un progetto importante (con Bucchi allenatore, Santi Puglisi general manager, Alessandro Giuliani direttore sportivo) per risalire subito; con Barcellona e Veroli già attive sul mercato per rinforzare formazioni già altamente competitive; con Venezia (sconfitta 3-2 nella finale promozione da Casale Monferrato) che, se non sarà agganciata in Al (ci sono ricorsi pendenti per presunta irregolarità di Teramo, penultima in Al, nel versamento dei 500 mila euro, condizione per rimanere nella massima serie), vorrà fare di tutto per essere prima tra un anno; con un ipotetico ritorno della Fortitudo, decisa ad acquitare i diritti da Udine o Ferrara; con Reggio Emilia che vorrà rilanciare le sue ambizioni dopo i pericoli corsi nell'ultima stagione; con Pistoia, Forlì, Jesi, Scafati, Imola che vorranno migliorare il piazzamento dell'ultima stagione; con Brescia che vorrà salutare il rientro nel basket professionistico con una squadra di valore.

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