martedì 28 giugno 2011

Virtus Molfetta: situazione critica. Futuro difficilke se non cambia qualcosa

Riassumendo in un’unica parola ciò che è emerso dalla conferenza stampa di ieri, potremmo dire che il sentimento diffuso era quello della delusione che emerge sin da subito dalle parole di Domenico Bufi, a capo della cordata di imprenditori che ha cercato di aiutare il più possibile la Virtus: “Purtroppo la chiamata alle armi ha sortito due effetti: un ammutinamento generale e la presenza di disertori che non si prendono le dovute responsabilità. In una settimana ci sono rimasti accanto solo il gruppo storico della Virtus, con Andrea e Leonardo, oltre alla famiglia Ragno. Quando affonda la nave il capitano è sempre l’ultimo ad abbandonarla, noi sicuramente resteremo fino alla fine per tentare di salvare il tutto, ma la situazione è difficile e le improrogabili scadenze non inducono all’ottimismo.”
 Anche Andrea Bellifemine, scuro in volto e decisamente provato da questo estremo tentativo di salvare la squadra e garantirgli il palcoscenico della Lega 3, non appare ottimista: “L’unico gruppo capace di farsi avanti concretamente è stato quello guidato da Bufi, che è stato come una “cattedrale nel deserto”. E’ un peccato far morire una forza sportiva come la nostra che tanto lustro ha dato alla città: l’unico anno in cui chiediamo una mano nessuno si è fatto avanti, abbiamo un titolo di serie A che saremmo costretti a dar fuori se le cose non cambiano, perchè in queste condizioni non siamo in grado di portare avanti un campionato di Lega 3, sarebbe come fare un salto nel buio.
 Abbiamo ancora un po’ di tempo, se non accadrà nulla saremo costretti a far calare il sipario sul grande basket a Molfetta.”

Parole chiare e forti: serve una mano da imprenditori, istituzioni, tifosi con l’azionariato popolare, per salvare e mantenere una categoria che tanta visibilità offre a tutta la città.

Ufficio Stampa  Nuova Virtus Basket Molfetta

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