mercoledì 22 giugno 2011

La lunga agonia dei Crabs: tra una settimana l’ultima assemblea

- Il Resto del Carlino -


Mercoledì 29 giugno, tarda mattinata. Questa è la nuova (e speriamo definitiva) data di quella che potrebbe essere l’ultima assemblea del Cda del Basket Rimini. Un appuntamento che precede la chiusura dei termini per l’iscrizione alla LegaDue. Eventualità che, per i poveri granchietti, appare remota. «Molto remota – corregge il tiro Luciano Capicchioni –. Qui le ipotesi reali sono due: trasferimento del titolo oppure chiusura totale. Purtroppo l’encefalogramma resta piatto», scuote la testa ‘Lucky’, che tiene personalmente i contatti per la cessione del titolo di LegaDue.
«Non ci sono grosse novità – aggiunge –. L’unica cosa è un’apertura su Rieti. Con Romagnoli (patron della Fortitudo Budrio) avevo parlato, però l’offerta non mi è piaciuta molto e poi non li ho più sentiti. Credo fra l’altro che abbiano riavviato il discorso con Ferrara». Ci sarebbe pure il discorso Sacrati e quella Fortitudo virtuale da far rinascere. Un Sacrati che, dopo l’incontro di venerdì con Adriano Braschi, ieri doveva dare una risposta al presidente del club di via Dante. Risposta che, almeno fino al tardo pomeriggio, non era arrivata.
«Sto' ecercando di sopravvivere, vedo se c’è un’altra possibile strada da percorrere. Ancora un po’ di tempo c’è, ma sono scettico», ammette Braschi, perfettamente consapevole che a fine mese – finalmente! - qualcosa dovrà accadere. «Entro il 30 giugno dobbiamo dire se abbiamo ricapitalizzato o meno», rivela il massimo dirigente dei granchi, pure lui sfinito da questa interminabile telenovela che ruota attorno al mondo dei canestri.
Ammesso e non concesso che i Crabs riescano a vendere il titolo, una cosa tutt’altro che semplice, una trattativa che presuppone tempi lunghi, attente ‘letture’ dei bilanci, molteplici incontri tra le parti, da dove potrebbe poi ripartire la pallacanestro di vertice riminese? «Francamente non lo so. Dalla A dilettanti oppure dalla B dilettanti, i giovani li abbiamo», ribatte Capicchioni, che individua due soli ‘venditori’ (Rimini e Ferrara) per tre potenziali ‘compratori’ (Romagnoli con la sua Fortitudo Budrio, Sacrati e Martinelli per Rieti). Ma queste situazioni sono sempre in divenire e le certezze purtroppo latitano, per un quadro che definire nebuloso è poco

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