-Il Piccolo-
I biancorossi non sfigurano nel confronto con i kazaki dell’Astana. Ferraro il più convincente, finale con i ragazzini
Solo nel finale l’Astana Tigers riesce a scrollarsi di dosso l’Acegas, vincendo l’amichevole del PalaTrieste 62-52. Per il resto si è vista sempre addosso i biancorossi tosti in difesa e fastidiosi come zanzare. I punteggi dei parziali parlano chiaro: 13-14, 32-34, 48-52. Se questa è l’Acegas che vedremo nella stagione che partirà fra un mese beh, allora la domenica converrà mettere in conto di passare un paio d’ore al palasport, quest’inverno.
Facendo la tara dell’amichevole di ieri sera (seconda uscita, con le gambe imballate dalla preparazione e di fronte all’Astana Tigers, una formazione anch’essa ancora in alto mare, ma comunque costruita per tutti altri obiettivi), al netto si può intuire che probabilmente questa in laboratorio sarà la miglior Acegas degli ultimi 4 anni. Dalmasson e il suo staff hanno davanti una montagna di lavoro per trasformare il prototipo che hanno assemblato in una macchina da corsa. Però non partono da zero. Possono invece contare su una dote naturale che questo organico si porta nel dna. Innanzitutto un tasso caratteriale elevato, che permette di avere un’attitudine difensiva spiccata e “cattiva“ che già era emersa nel test con Portorose. E possono contare anche su un blocco, diciamo quello che potrebbe essere il quintetto base (Carra, Moruzzi, Zaccariello, Ferraro e Gandini) che parla lo stesso linguaggio cestistico. Deve affinare la conoscenza reciproca, certo, ma intanto sa cosa fare. E i giovani del vivaio sono cresciuti molto. Sarà molto più dura per Boniciolli, che deve far dimagrire e invogliare il suo allievo Williams e insegnare come si gioca il basket vero ai suoi massicci, ma ancora grezzi giovani kazaki che da noi faticherebbero a trovare un ingaggio in una squadra di LegaDue, a parte un paio. E deve fare in fretta, perché c’è una disparità molto evidente fra gli stranieri e gli indigeni e ha un mese di tempo prima che cominci la stagione.
Se la fase difensiva biancorossa è già in lavorazione avanzata, è quella offensiva che richiede un’opera più metodica e profonda. Soprattutto perché, l’ottimo Ferraro a parte (tanta grinta, esperienza e scaltrezza, rimbalzi e con 11 punti è stato anche l’mvp), il gioco dei lunghi non c’è. Gandini ieri ha difeso e lottato a rimbalzo ma non si è mai proposto in fase conclusiva, Maganza è ancora da sgrezzare.
Resta il fatto che comunque, sebbene la squadra di Boniciolli si sia retta quasi esclusivamente sulla vena realizzativa di Marshall (20), sulla regia di Johnson e sull’impegno di Ponomarev e Skornyakov (sugli altri sorvoliamo), l’Acegas è stata sempre in partita, tallonando da vicino i kazaki (a 6’ dalla fine il punteggio diceva 50-52 e i biancorossi hanno sbagliato per tre volte addirittura il tiro del pareggio).
E alla fine il tecnico biancorosso Eugenio Dalmasson ha fatto felici gli spettatori (pochi, molto meno di quanto meritasse la serata) chiudendo con un quintetto tutto under e regionale, con Ruzzier, Teghini, De Petris, Sauro e Mastrangelo.
Se la fase difensiva biancorossa è già in lavorazione avanzata, è quella offensiva che richiede un’opera più metodica e profonda. Soprattutto perché, l’ottimo Ferraro a parte (tanta grinta, esperienza e scaltrezza, rimbalzi e con 11 punti è stato anche l’mvp), il gioco dei lunghi non c’è. Gandini ieri ha difeso e lottato a rimbalzo ma non si è mai proposto in fase conclusiva, Maganza è ancora da sgrezzare.
Resta il fatto che comunque, sebbene la squadra di Boniciolli si sia retta quasi esclusivamente sulla vena realizzativa di Marshall (20), sulla regia di Johnson e sull’impegno di Ponomarev e Skornyakov (sugli altri sorvoliamo), l’Acegas è stata sempre in partita, tallonando da vicino i kazaki (a 6’ dalla fine il punteggio diceva 50-52 e i biancorossi hanno sbagliato per tre volte addirittura il tiro del pareggio).
E alla fine il tecnico biancorosso Eugenio Dalmasson ha fatto felici gli spettatori (pochi, molto meno di quanto meritasse la serata) chiudendo con un quintetto tutto under e regionale, con Ruzzier, Teghini, De Petris, Sauro e Mastrangelo.
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