-La Prealpina-

Sarà con ogni probabilità
Drake Diener il primo acquisto della Cimberio 2011/2012. Il 30enne esterno statunitense è a un passo dalla firma con la società biancorossa che nel giro di pochi giorni ha deciso di cambiare obiettivo nel ruolo di guardia lasciando cadere l'opzione sulla conferma di Phil Goss per puntare su un giocatore fisicamente più "stazzato" come l'atleta nativo del Wisconsin. Quello di Diener è un volto assai noto nel nostro basket: se gli ultimi tasselli andranno a posto, Varese sarà il suo sesto team in sei anni in Italia, dove ormai il giocatore del 1981 si è costruito una solida reputazione di uomo-squadra. La futura guardia titolare biancorossa viene da una famiglia di cestisti: il padre Dick è stato il suo allenatore al liceo, mentre il cugino Travis - per anni nella NBA tra Indiana e Portland - è stato nell'ultima stagione uno dei migliori registi del campionato nelle file di Sassari. Dopo quattro annate universitarie a Chicago nell'ateneo di DePaul (dove fu compagno dell'ex biancorosso Delonte Holland), Diener ha perso un'intera stagione dopo che gli è stato diagnosticato il morbo di Crohn, rara infiammazione intestinale cronica. A scovarlo nel "sottobosco" dei giocatori americani fu Gianmaria Vacirca che lo scelse per il Castelletto Ticino di Meo Sacchetti: un'esaltante salvezza in Le-gAdue (17,4 punti e 5 rimbalzi di media) spalancò a "Doublé D" le porte della serie A, seguendo il coach varesino a Capo d'Orlando quando, in coppia con Pozzecco, trascinò l'Upea alle Final Eight di Coppa Italia ad oltre 18 punti di media. Ceduto nel febbraio 2008 a Siena, può fregiarsi del titolo di campione d'Italia conquistato con la MPS (9,9 punti col 54% da 3); poi la carriera di Diener è proseguita nella nostra massima divisione, con una tappa poco felice ad Avellino nel 2008/2009 e due solide stagioni a Teramo (nel 2010/2011: 13,4 punti col 54% da 2 e il 34% da 3 più 4,8 rimbalzi e 3,3 assist, nono assoluto nella valutazione a 16,8 di media-gara). Ora nel futuro dell'ex stella della scuola superiore di Fond du Lac c'è la Cimberio che lo avrebbe scelto per il suo mix di stazza, talento e carica agonistica. Diener ha infatti un buon fisico (196 centimetri per 88 chili) che gli consente anche di farsi valere a rimbalzo (4,6 di media in 123 partite in serie A, nella quale ha al-l'attivo 1563 punti segnati in 4 anni viaggiando a 12,7 a gara). Ma soprattutto è un giocatore capace di creare situazioni dal palleggio stando all'interno di un sistema corale: il pezzo forte è il tiro da fuori (39,7% da 3 in carriera), però non mancano le doti di passatore (2,5 assist di media in serie A). Dunque a sostanziale parità di costì, rispetto a Goss la formazione di Recalcati ha scelto di compensare il minor estro rispetto all'ex Scafati (14,9 punti e 3,8 di media col 51% da 2 e il 39% da 3) con il maggior impatto fisico di Diener e, specialmente, la maggior adattabilità nell'ambito di un collettivo rispetto a un realizzatore puro come l'atleta del 1983, bocciato principalmente per il suo mancato adattamento al ruolo di regista che gli era stato affidato la scorsa estate, salvo poi correggere in corsa con un play puro come Sti-pcevic che innescasse meglio i compagni. La decisione di Varese di puntare sulla guardia del 1981 - con una trattativa-lampo di pochi giorni tra il primo sondaggio e l'offerta accettata del giocatore - sembra chiudere definitivamente le porte al ritorno di
Jobey Thomas, dando via libera alla ricerca a 360 gradi di quell'ala piccola di ruolo che il coach Recalcati caldeggia fortemente per aver migliori equilibri difensivi di squadra.
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