lunedì 27 giugno 2011

Teramo senza appello, adesso dentro o fuori

-Il Tempo ed. Abruzzo-

Si fa avanti un gruppo guidato da Lino Pellecchia

La classica settimana da dentro o fuori. Quella che può decidere le sorti di un'intera vita sportiva. Mai una fine del mese di giugno era stata così intensa per il basket teramano, dopo un lungo periodo vissuto alla ricerca di un nuovo padrone. Tra oggi e domani, infatti, Alessandro Laganà potrebbe ritirarsi definitivamente dall'acquisto del Teramo basket, spiegandone però possibilmente i motivi a stampa e tifosi. Qualora questo non dovesse accadere, invece, vorrebbe dire che l'imprenditore romano avrebbe rimosso tutti gli ultimi ostacoli per l'acquisizione della società. Molto più plausibile, stando agli ultimi avvenimenti, la prima soluzione. Messa da parte l'ipotesi Laganà però, ecco che dovrebbe salire in cattedra, o almeno così si spera, uno degli attuali soci, Lino Pellecchia. L'imprenditore teramano, infatti, avrebbe già sollecitato l'intervento di alcuni suoi colleghi anche di fuori regione per portare avanti l'avventura cesti- stica aprutina, con un notevo- vanno sistemate le dispendio tutte le pendenze economico per tutti ma nella certezza di aver salvato un patrimonio dell'intera città. Un'ipotesi anche questa suggestiva e piena di pathos ma che dovrà essere definita in tutti i dettagli prima di diventare concreta, prima però che sia troppo tardi. Perchè domani gli organi competenti analizzeranno la regolarità della wild card pagata da Teramo (e da questo punto di vista non dovrebbero esserci problemi di alcun genere); perchè entro giovedì invece andranno assolti tutti gli adempimenti economici relativi alla stagione 2010-2011 che si sta ufficialmente chiudendo. Qualcuno dovrà tirar fuori altri soldi ed in base a chi sarà il munifico benefattore si potrà anche capire qualcosa su chi si assumerà il peso di portare avanti il basket cittadino. Tutti attendono, tutti restano alla finestra, speranzosi di novità ufficiali che, entro sabato prossimo, in un modo o nell'altro, dovranno pur esserci. Perchè oggi il vero quesito, che sembrava accantonato qualche settimana fa, torna ad essere quello relativo a quale destino attende il Teramo basket. Nessuno parla più di allenatori, giocatori o via vai di dirigenti e quant'altro. A tremare, e anche tanto, è nuovamente il giocattolo stesso Teramo basket, quel giocattolo che ha fatto tanto divertire un'intera città ma che ora sta rischiando seriamente di rompersi senza poter essere aggiustato. E' lecito, dopo un mese di voci che si sono rincorse freneticamente, attendersi anche una dichiarazione ufficiale di Alessandro Laganà che, dopo essere stato quattro anni fa sul punto di acquistare il Teramo, avrebbe ora reiterato tale comportamento. Sarebbe interessante, qualora questo avvenisse, capirne il perchè, comprendere fino in fondo quali siano stati i veri ostacoli denunciati da Laganà nella chiusura della trattativa. Perchè tutto sembrava fatto, tutto già deciso, a tal punto che qualche collega, forse con eccessiva dose di ottimismo, aveva prefigurato per il Teramo di Laganà addirittura un campionato da zona play off come minimo obiettivo. Anche se questo, almeno, potevano risparmiacelo.

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