venerdì 24 giugno 2011

Scavolini mette a punto la strategia. Per Collins si è ormai ai dettagli

-Il Resto del Carlino ed. Pesaro-

 Il nodo del numero 4


.Ieri pranzo operativo alia mensa delia Scavolini cucine: a tavola con Valter, Testaguzzi e l'avvocato che rappresenta Bianchetti c'erano Montini, Ebeling e Dal-monte per aggiornare i proprietari dei club sulla strategia di mercato della società. Mancava il presidente Dei Moro, ma ormai il cammino è deciso. Stabilito il budget, che è rimasto più o meno io stesso di un anno fa, lo staff tecnico-dirigenziale sta definendo i dettagli per il ritorno di Andre Collins: in ballo ci sarebbero alcune clausole che stanno allungando i tempi di una conferma ormai scontata, che darà la stura alla scelta degli altri tre pezzi dei quintetto base. Per il ruolo di guardia, di cui finora si è parlato poco, la Vuelle seguirebbe le tracce di Reggie Jackson,  in uscita da Boston College, che potrebbe essere scelto ai 2° giro del prossimo draft ed ha una particolarità: essendo nato a Pordenone, secondo gli addetti ai lavori, potrebbe ottenere il passaporto italiano. Ragazzo dotato di un'eccellente elevazione e uno contro uno, oltre ad essere descritto come un ottimo difensore. Luca Dalmonte prova a disegnare quello di cui c'è bisogno: «Quello che ci è mancato l'anno scorso è un apporto distribuito su più giocatori, ci serve un contributo da parte di più attori perché l'armonia di squadra sia ancora più marcata. Questo in linea generale - precisa il coach - , poi è chiaro che le caratteristiche individuali sono importanti, quindi non prenderemo tre che tirano coi piedi per terra o tre che attaccano il ferro, bensì cercheremo di avere un po' tutto questo». Il n.4 ideale, quello che la Vuelle sognava, per il momento sembra arduo da trovare: un giocatore cioè dalia doppia dimensione, interna e perimetrale, che sia presente anche a rimbalzo. La soluzione di «copertura» potrebbe essere perciò un'altra: «Nei basket moderno avere un'ala forte che sappia farsi valere dal perimetro è essenziale per aprire gii spazi e per dare ritmo alia squadra, perché se scegli un giocatore esclusivamente interno poi rischi di riempire l'area e gii spazi agii esterni che possono attaccare il ferro. Certo, il nostro n.4 dovrà essere un po' più atleta ed attento a rimbalzo degli ultimi che abbiamo avuto. Il gioco spalle a canestro è un'opzione che potremmo andare a cercare poi in un n.3 sul modello di Ere o Thomas, gente che sapeva farsi valere in uno contro uno ma anche sulle tacche». Si parla sempre dell'incastro giusto con Marco Cusin, dimenticando che il pacchetto lunghi è completato - per fortuna - da due mister utilità che fanno pane e sangue in questa squadra, cioè Flamini e Lydeka. «Infatti la gente deve avere la consapevolezza che spesso il tesoro di un gruppo sono i giocatori che hanno meno vetrina, sempre pronti ad ogni necessità. L'utilità di Tau e Simone è inequivocabile, sono due elementi che per natura in attacco prendono quello che gii regaia la squadra. A volte ci lasciamo incantare dalie decorazioni, ma sono le colonne che tengono in piedi la struttura». Due contratti, quelli del capitano e del gladiatore lituano, che sarano automaticamente rinnovati a fine mese per volontà di entrambe le parti.

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