sabato 25 giugno 2011

La FulgorLibertas nasce in difesa: Borsato è vicino

-IL Resto del Carlino-


Sotto a chi tocca. Già, a chi tocca adesso? Dopo la conferma di Shawn Huff per un altro anno, la FulgorLibertas è in avanzato stato di trattativa con Stefano Borsato. E qualcuno dirà: ma come, la priorità non erano gli stranieri? Sì, ma come vedremo con Jones non è una questione di giorni, con Nardi neppure, mentre Goldwire viene dato per perso (c’è una pista che lo porterebbe in Olanda) e sostituirlo richiede tempo. Così, mentre Poletti tornerà tra pochi giorni dalle vacanze (è in Croazia con l’amico Danilo Gallinari stella dei Denver Nuggets), Nicola Alberani ha tessuto i rapporti con il soldatino Borsato, preziosissimo nel rush finale salvezza. Facile vederci la mano di Nenad Vucinic. E’ vero che Borsato debuttò in era Di Lorenzo, ma le sue caratteristiche (ottima difesa, buon tiro da fuori) lo hanno reso un uomo del coach serbo-neozelandese. Potremmo dire che Forlì rinasce in difesa, viste le qualità di Huff e, appunto, Borsato.
La prossima settimana si parlerà con Poletti e anche con Ranuzzi. Anche se Alex ha il contratto: l’idea della FulgorLibertas è quello di sedersi attorno al tavolo e parlare col giocatore per sistemare alcuni aspetti dell’attuale accordo. Certo che è un rischio, ma calcolato. A proposito di calcoli: naturalmente per spendere meno. Detto che Campani ha un lungo legame con Forlì, resta da definire la posizione di tutti gli altri. Cominciamo dal quintetto base: già detto di Goldwire — che ha la necessità per motivi di famiglia di monetizzare l’ottima stagione appena conclusa, e a Forlì non può farlo —, Nardi era colui col quale i discorsi sul rinnovo cominciarono addirittura a primavera, appena dopo che da solo stese Casale Monferrato (neopromossa in serie A). Eppure la distanza economica ancora c’è: Nardi è un pezzo pregiatissimo tra i passaportati in Legadue, molto meno in A perché a Milano fece panchina. Ma sarà dura convincerlo. Jones, secondo Alberani, ha il 50% di probabilità di restare: certamente si è trovato bene, resterebbe vicino alle Marche che sono state la sua casa, ha capito che Vucinic è una lenza, e poi per lui (solo per lui) Forlì è disposta a mettere mano al salvadanaio di riserva. Non potrà farlo per Mitchell Poletti. Che viceversa è un altro prezzo pregiatissimo del mercato: giovane, pivot (e i lunghi guadagnano più di ogni altro ruolo), italiano, ideale per completare il quintetto di una big. Mitch potrebbe sparare legittimamente cifre irraggiungibili per Forlì. Però, come ha sempre detto, vuole giocare ed essere protagonista. Il problema della FulgorLibertas è che qualcuno potrebbe offrirgli soldi e tanti minuti, e allora, anche se Poletti è molto legato a Forlì, bisogna mettere in conto che la tentazione di andarsene diventerebbe fortissima. Ad ogni modo tutti dicono che il mercato partirà molto tardi. Ed è già tanto avere le idee chiare.
 

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