giovedì 23 giugno 2011

La Dinamo a Cellino, si tratta: «La squadra resterà a Sassari»

-La Nuova Sardegna-



Da Luciano Mele a Massimo Cellino senza spostarsi dal PalaSerradimigni. È il viaggio che la Dinamo potrebbe compiere oggi per arrivare alla salvezza, cambiando proprietà nominalmente ma rimanendo a Sassari fattivamente. L'operazione coinvolge il nome più grosso dello sport sardo, il patron del Cagliari Massimo Cellino. E sembra avere anche uno sfondo politico, con la Regione che ieri ha ribadito la volontà di mantenere la Dinamo a Sassari. E lo ha fatto anche fattivamente, confermando il milione di euro (tra contributi diretti e quelli dell'E.On) versa- to la scorsa stagione. Una conferma che comunque non poteva bastare per sbloccare una situazione ormai stagnante. La volontà di disimpegnarsi della famiglia Mele (che ha rilevato la Dinamo nel 2005 dall'avvocato Dino Milia salvandola dal fallimento e portandola dalla bassa classifica della Legadue ai playoff scudetto di un mese fa) si è fatta più evidente col passare dei giorni, dopo la fine del campionato e dopo che nel marzo scorso lo scenario attuale era stato chiaramente preannunciato. Non solo una questione di sponsor per il prossimo anno, ma il milione di euro che la dirigenza dice di aver rimesso nell'ultima stagione. Nessuna trattativa si è sbloccata davanti a Questo muro. nemmeno quelle intavolate a Sassari dove una somma di questo genere è praticamente impossibile da reperire. Massimo Cellino si è fatto avanti in sordina poche settimane fa, nei giorni della sua esibizione musicale al Teatro Verdi col gruppo dei Maurilios: «La Dinamo non deve fallire, se serve una mano per trovare uno sponsor sono pronto» ha dichiarato. In realtà la questione è andata oltre e il presidente del Cagliari potrebbe direttamente rilevare la società. Senza comparire o impegnarsi in prima persona, ma affidando la gestione della Dinamo a una persona di sua fiducia e con l'impegno davanti al sindaco e ai sassaresi di non trasferirla a Cagliari, il primo cattivo pensiero che può saltare in mente davanti a un'o- perazione di questo tipo. Anzi, si impegnerebbe a dare alla "sua" Dinamo una fortissima connotazione sassarese (probabilmente nei quadri dirigenziali). Dette tutte queste cose, va anche sottolineato che manca ancora la conclusione della trattativa che è giunta ormai a un punto molto avanzato. E la giornata decisiva potrebbe essere quella di oggi: «I Mele ci faranno avere una lettera di intenti e i miei avvocati la valuteranno» ha commentato brevemente ieri sera Massimo Cellino, confermando che l'affare è arrivato al momento decisivo. Le carte verranno messe sul tavolo, la Dinamo ha sempre tenuto a posto i conti e non dovrebbero esserci sorprese, casomai c'è da superare il "famoso" (e a questo punto quasi famigerato) scoglio del milione che ha bloccato le altre trattative. Di certo la Dinamo si presenta come un prodotto sardo doc con tutte le carte in regola per continuare a crescere. Tra i contributi di Regione e Banco di Sardegna ci sono un milione e 400mila euro pronta cassa per cominciare la stagione, il resto lo farà la passione dei sassaresi che, se l'operazione andrà in porto, dovranno comunque superare un trauma. La Dinamo Sassari è un nome al top della visibilità nazionale, con un forte appeal nei confronti di tutto il movimento nazionale. Non può crollare nel suo momento più bello e anche chi la rileverà non può non sapere che prende in mano un pezzo importante della Sardegna.

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