- La Voce di Romagna -
Uno - Capicchioni - è trincerato in ufficio nel tentativo di capire se qualcuno, questi benedetti soldi per comprare la LegaDue del Basket Rimini Crabs, li ha effettivamente o sono solo chiacchiere al vento.L’altro - Braschi - ormai ha finito le porte a cui bussare, ricevendo più che altro dei ‘boh, mah, non so, non sono sicuro’, e ormai si è rassegnato alla resa incondizionata, ossia la ‘fine’ della società portata ai massimi livelli dal suo mentore e amico Corrado Sberlati.
L’ultimo - Corbelli - è infine in Cina, per problemi di lavoro, e francamente i Granchi sembrano lontani anni luce dai suoi pensieri.
Sette giorni
Fatto sta che, almeno, anzi, per forza di cose, abbiamo una data definitiva - che poi in realtà così ‘definitiva’ non è -, ossia il prossimo mercoledì 29 giugno, giorno nel quale si terrà al 100% l’assemblea dei soci del Basket Rimini. Eh si, perché entro il 30 bisogna presentare la domanda di iscrizione alla prossima LegaDue, e che sia Braschi o il compratore, a farlo, poco cambia. La ComTec, poi, verificherà le posizioni dei club dando ai ‘non adempienti’ altri 12 giorni per sistemare le pendenze: l’11 luglio è la dead line definitiva. O dentro o fuori. Ma quel giorno i Crabs potrebbero già essere fuori. Fuori da una LegaDue sempre più lontana. “A meno che Braschi faccia miracoli o abbia qualche santo in Paradiso la vedo impossibile - è Lucky Luciano che parla -. Io? Sto tenendo i contatti con tutti: Sacrati, Romagnoli e Martinelli. Tempi stretti? E perché? Se uno ha i soldi, basta un giorno, anzi un’ora, per definire la cessione del titolo (che tecnicamente si chiama ‘trasferimento di sede’). Il problema è che non sono così sicuro di riuscire a farcela, e il fallimento della società sarebbe grave a livello di immagine”.
Due società
Attenzione, qui c’è la news: se anche dovesse ‘fallire’ il Basket Rimini, l’associazione Crabs 1947, collegata alla Srl che gestisce il settore giovanile dei Granchi e gestita (ovvero foraggiata) da Capicchioni, non morirebbe ne verrebbe intaccata. Per cui la storiella che ‘Capicchioni deve salvare la baracca perché se no perde i parametri sui giovani’ decade, assieme alle reali e possibili speranze di vedere la LegaDue il prossimo anno. L’idea di Luciano, però, è positiva. E in un certo senso obbligata. “Bisogna che 48 ore dopo la vendita o la chiusura della vecchia società, che non deve fallire, ne ‘nasca’ un’altra senza debiti, con l’ausilio degli Amici del Basket e di tutti quelli che vogliono partecipare. Da dove si riparte? A Dilettanti, B Dilettanti, cosa cambia? Ripartiamo dai giovani, e poi magari l’anno successivo andiamo noi sul mercato a rilevare un titolo di LegaDue, se troviamo nuovi soci. Io non lascerò solo il Basket Rimini, sono riminese anche se poi ve ne ricordate solo quando vi fa comodo...”.
Scacchi
La trattativa tra Ferrara e Fortibudrio (Romagnoli) che è quasi saltata causa problemi sui debiti pregressi del club estense, potrebbe far gioco alla cessione del titolo biancorosso, visto che Sacrati (Fortitudo Pallacanestro) ogni giorno posticipa il suo approdo in Riviera col cash (600 mila, e pensate che ne deve versare 800 mila solamente all’Equitalia entro l’8 luglio per non essere radiato...) e Rieti, se pur volenterosa, non arriva a 450 mila euro, l’offerta globale di Romagnoli (presentata pure a Udine). “Nel giro di un paio di giorni saprò qualcosa di più preciso” chiude Luciano. L’era dei Crabs 2.0 è alle porte: abituarsi sarà difficile, ma almeno avremo una nuova creatura pulita, senza macchie ne cappi al collo. Almeno si spera...
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