“E’ questa una fase decisiva della vita del Basket Trapani e del futuro della pallacanestro nella nostra città. Anzi, oserei dire che in vista della prosecuzione dell‘assemblea dei soci di domani (ore 19, Palailio), queste sono le ore decisive. Se penso a quanti sacrifici, tutti quanti insieme, abbiamo fatto per raggiungere la Legadue, a quanto abbiamo voluto questa promozione sul campo; se penso al significato stesso della Legadue, alle lacrime dei tifosi dopo la finale persa a Brindisi; se penso a tutto quello che c’è stato dietro l‘ottenimento di questo traguardo; se penso al coinvolgimento che la città ha dimostrato; bene, se penso a tutto questo, mi pare che l’apatia che gli imprenditori della nostra città stanno dimostrando sia davvero delittuosa. Se questi sono i numeri, tolto il contributo dei magnifici Trapanesi Granata e quello di qualche singolo cittadino che ha mostrato affetto per questa realtà, non posso che dire che dormirò poco e male fino a lunedì”. Parole di Andrea Burgarella, molto più che semplice team manager del Basket Trapani, una figura di riferimento del nostro club che così mostra preoccupazione, e per certi versi sgomento, di fronte all’immobilismo di Trapani. “Spero che da qui a domani - conclude Burgarella - accada qualcosa che cambi le carte in tavola. Ma la mia convinzione è sempre più radicata: senza la famiglia Massinelli, il Basket Trapani sarebbe già scomparso, almeno quello di buon livello. E tutti dobbiamo prenderne atto”.Ufficio Stampa basket Trapani
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