giovedì 1 settembre 2011

Veroli nasconde la Prima. Cavina: 'Adesso vedremo a che punto è la cottura'

-Las Provincia ed. Frosinone-

 E arrivò il giorno della prima amichevole. Alle 18.30 la Prima si testerà dopo più di due settimane di preparazione ininterrotta o quasi. A Reggio Emilia va in scena la sfida contro i padroni di casa della Trenkwalder, formazione che i giallorossi si ritroveranno di fronte anche nel campionato di Legadue.
Si gioca a porte chiuse nella palestra di via Cassala, luogo solitamente utilizzato dai reggiani per disputare le loro sedute di allenamento. Contro la squadra dell’ex Dawan Robinson, Demian Filloy, Chiacig e Taylor arriveranno così le prime indicazioni sulla nuova creatura verolana, anche se molto probabilmente il punteggio non verrà tenuto nel modo canonico ma azzerato ad ogni fine quarto come si usa in questi “famigerati” scrimmage. L’incontro in terra reggiana farà da preludio al trofeo Andrea Costa di sabato sera a Imola, quando la Prima sfiderà l’Aget in un match dai crismi più ufficiali.

Cosa si aspetta Demis Cavina da questi primi due impegni stagionali lo dice direttamente il coach verolano: “Per me saranno test interessanti. E’ come quando dentro una pentola a pressione metti tanta verdura, poi la chiudi e la apri solo quando è il momento di mangiarla: ecco, visto che sono passati tanti giorni da quando abbiamo iniziato, dobbiamo vedere cosa viene fuori dalla pentola, pronti comunque a cuocerla un altro po' all’occorrenza. Insomma, la metafora è fatta – sorride Cavina – Non so cosa può succedere in queste amichevoli, non abbiamo avuto termini di paragone in precedenza. Ci interessa poco il risultato, ai ragazzi chiederò le stesse cose che ho chiesto sin dal primo giorno, di metterci grande entusiasmo, di essere pronti a giocare, poi è chiaro che queste amichevoli servono anche per vedere a che punto siamo arrivati a livello di preparazione atletica”. Se non fosse stata a porte chiuse, qualche osservatore si sarebbe potuto fare un’opinione su eventuali novità tecnico-tattiche della Prima rispetto alla passata versione: “Non ci saranno grandissimi cambiamenti nel nostro basket, sono cambiati gli attori, che sono la cosa importante: le qualità di Rowe sono diverse da quelle di Scoonie Penn, Colussi è diverso da Rosselli, così come Lee da Kavaliauskas. Quindi, a livello di proposte tecniche non ci saranno differenze, solo adattamenti in base ai giocatori che abbiamo a disposizione”. Tra i quali spicca la stella designata di Jason Rowe, che Cavina ritrova dopo due anni dalla comune esperienza di Sassari: “L'ho ritrovato bene, sono contento. Hai parlato di stella, certo, lui è un giocatore molto importante per questa lega, ma la sua qualità più importante è proprio quella di essere uno del gruppo, un taciturno, un giocatore capace di cambiare la partita in pochi secondi, ma che, non per questo, vuole essere una stella”.

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