martedì 30 agosto 2011
Trenkwalder Reggio Emilia, Cervi: «Guai superati. Pronto alla battaglia»
Il 20enne pivot Riccardo Cervi vuole essere protagonista: "Agli Europei sono maturato".
PUÒ ESSERE il suo anno. Riccardo Cervi, 20 anni, 215 centimetri, viene da un’estate decisamente positiva. Guarito dai problemi al piede che lo hanno tormentato per tutta la scorsa stagione, ha disputato degli eccellenti europei under 20, contribuendo in maniera fattiva alla splendida medaglia d’argento conquistata dalla Nazionale azzurra.
Nella Trenkwalder della prossima stagione sarà il cambio del centro titolare, Roberto Chiacig.
Cervi, con che spirito si prepara ad affrontare il prossimo campionato?
"Molto positivo. Facendo tutti gli scongiuri del caso i guai fisici dello scorso anno sembrano risolti. Anche la prova Europei, dove ho giocato tante partite un giorno dopo l’altro, è stata superata".
Anche perché avrà una discreta importanza nella Reggio che verrà…
"Si può già dire che siamo un gran bel gruppo. All’interno del quale io sono pronto a dare tutto me stesso con il massimo impegno. Anche dal punto di vista tecnico ritengo di poter giocare le mie carte. Vedremo".
Nella sua crescita è stata importante l’esperienza con la Nazionale?
"Fondamentale. Ho imparato a convivere con match ad alta tensione e ho accresciuto il mio bagaglio tecnico".
Come valuta le prime settimane di allenamento della Trenkwalder?
"Ci stiamo preparando in maniera molto serena. I nuovi arrivati si stanno integrando piuttosto bene col gruppo dell’anno scorso. Sotto l’aspetto del gioco, in questo primo periodo, ci siamo concentrati sugli schemi offensivi. Adesso lavoreremo molto anche sulla difesa, in particolare sull’intensità di essa".
Vedremo anche un Cervi più grintoso sul parquet, quest’anno?
"Guardate, ci sono giocatori, nel mio ruolo, che basano tutto sulla grinta, sull’intimidazione, trascurando la tecnica. Io preferisco giocare le mie carte sui movimenti, sulla posizione, sulla capacità di avere più soluzioni offensive. Del resto la mia indole è questa e non la posso snaturare. Quando servirà più cattiveria, non mi tirerò comunque indietro".
In effetti ricordiamo la sua ottima performance, la scorsa annata, contro il "tornado" di Pistoia, Varnado.
"E’ vero. Quando si hanno di fronte avversari più forti, si è spinti a dare quel quid in più trovando ulteriori risorse". Quello che conta comunque è che il giovane pivottone reggiano, quando sarà chiamato in causa, si ponga a insormontabile presidio dell’area pitturata. Che lo faccia col fioretto o con la clava non ha poi molta importanza.
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