-La Provincia di Frosinone-
E’ la settimana delle amichevoli, finalmente. Tra giovedì e sabato primi due test stagionali per Veroli, a Reggio Emilia e Imola, praticamente a casa di Cavina. Per il secondo anno a far parte dello staff tecnico del coach di Castel San Pietro, insieme alla novità Maffezzoli, c’è Alessandro Iacozza, alla terza stagione complessiva a Veroli. Al tecnico originario di Fondi sta piacendo particolarmente il clima che si sta respirando in quest’avvio nella comitiva giallorossa: “Facendo paragoni rispetto all’anno scorso vedo molta più tranquillità nel lavoro. Nella passata stagione di questi tempi c’erano diverse problematiche, il caso-Reynolds, qualche giocatore che aveva infortuni da recuperare, altri che avevano piccoli problemi a casa che li distraevano, ora invece c’è molta più concentrazione sul lavoro in palestra. Questo è un vantaggio nel momento in cui inizieremo il campionato: se inizi bene poi vai avanti per inerzia o quasi”.
Su che tipo di soluzioni tecnico-tattiche stia approntando il suo capo allenatore, Iacozza precisa che “sono simili all’anno scorso, con varianti dovute alla caratteristiche dei nuovi giocatori. Avremo un gioco molto aggressivo in difesa, stiamo lavorando parecchio sulla difesa a tutto campo, in attacco gioco di sistema ma senza mettere da parte il talento. Saremo una squadra che vuole correre, ma che quando non corre vuole giocare a metà campo in modo molto logico, soprattutto sulla selezione dei tiri”. Ciò che lo sta impressionando è “che i quattro giocatori rimasti dall’anno scorso sono molto inseriti nella gestione degli allenamenti, ovvio che lavorare per due anni con lo stesso coach ha dei vantaggi. Tra i nuovi, oltre ovviamente a Jason Rowe, mi stanno colpendo Tommasini, Ammannato e Cortese: di solito i giocatori giovani hanno più difficoltà ad essere inseriti in un sistema come il nostro, loro invece hanno già esperienze importanti alle spalle e sono avanti nella comprensione”. Sugli aspetti dove c’è ancora tanto da migliorare l’assistente di Cavina non si sbilancia: “Il fatto di non aver potuto ancora fare amichevoli non ti fa rendere conto di quello che è realmente la squadra, dobbiamo capire come interagiamo con un’avversaria di fronte, aspettiamo le prime amichevoli per cominciare ad avere un giudizio”.
Le aspettative personali del 35enne allenatore pontino per la nuova annata in giallorosso sono di “crescere ulteriormente, il fatto di lavorare per il secondo anno con Cavina mi aiuta molto, conosco il suo sistema, avrò la possibilità di concentrarmi su altri aspetti del gioco che l’anno scorso ho trascurato, come riconoscere le situazioni in attacco e difesa che gli avversari ti propongono e trovare una soluzione ad esse. Ma anche il ritmo del gioco e i difetti degli avversari, conoscenza che a questo livello è importantissima”. Iacozza non farà soltanto l’assistente della prima squadra, allenerà anche l’Under 19 del club verolano: “Faremo il campionato d’elite, la vecchia eccellenza, un torneo competitivo, abbiamo un gruppo buono, vogliamo ben figurare”, promette. Quest’anno è tornato ad essere l’unico fondano di Veroli, dopo la partenza in prestito di Armando Iannone verso la DNA di Castelletto Ticino, un divorzio temporaneo che Iacozza non vede come una bocciatura per il 21enne compaesano: “Da quello che so Armando avrà il contratto con Veroli anche il prossimo anno, per lui l’esperienza di Castelletto sarà un modo per crescere, maturare e tornare qui. L’ho già sentito due volte per sapere come sta andando, con De Pol (l’ex nazionale azzurro diventato coach, ndc) sta giocando da play, la squadra è buona, il posto è simile a Veroli, lui è contento di questa soluzione. Quando tornerà, Veroli avrà il vantaggio di avere un giocatore più forte su cui contare”.
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