-Il Corriere di Rieti-
Il 30 giugno scadono i termini per le iscrizioni ai campionati nazionali. In stallo la trattativa con Rimini. Più probabile il ripescaggio in A3.

Il 30 giugno è il termine ultimo per presentare domanda di ammissione e, quindi, iscriversi a tutti i campionati di basket: ciò vale dalla seria A (quella vera) a scendere. Il prossimo 16 luglio il Consiglio Federale assumerà le proprie decisioni al riguardo e, cioè, sancirà quante e quali compagini saranno meritevoli di partecipare a ciascun torneo nazionale: A, Lega Due, A3 o Campionato Sviluppo, B dilettanti. Rieti ha rivolto istanza per essere riammessa in A3 e questo nella qualità di riservataria, sperando (poco sportivamente, ma mors tua vita mea) in più di qualche defaillance che sarà inevitabilmente dettata da situazioni patrimoniali poco floride (per usare un eufemismo) che attanagliano decine di società del mondo della palla a spicchi e questo senza distinzioni: quindi da nord a sud dell'italico stivale. E se da una parte si riaccendono le speranze per esser ricollocati in un torneo quanto meno dignitoso (l'A3 appunto), dall'altra non si spengono le velleità di accedere alla Lega Due. Il tempo trascorre e questo certamente è nemico di Giuseppe Rosati Colarieti, Michele Martinelli e di tutti gli altri che stanno tentando di mettere a segno un colpaccio che avrebbe dell'incredibile. Ma quante sono, a pochi giorni ormai dalla scadenza del 30 giugno, le chance di ottenere un posto nel secondo torneo professionistico? Giuseppe Rosati Colarieti che è il vice presidente della Sebastiani, ma in realtà l'uomo di riferimento di tutto l'entorurage societario, si è sbilanciato quantificando in un "40%" l'indice probabilistico. Ma qual è la situazione? Quali sono gli ostacoli che Martinelli e la Sebastiani Srl più in generale sono chiamati ad affrontare ed a superare? Il problema maggiore, è inutile nasconderlo, sono i denari. Subordinato a questo, ma pur sempre correlato, sta quello di eventualmente rilevare un titolo sano, senza debiti. I soci del sodalizio di piazza della Repubblica, in occasione del loro ultimo incontro avvenuto poco più di una settimana or sono, avevano dato mandato a Martinelli per concludere la trattativa ad una cifra ritenuta congrua (dai soci come dallo stesso Martinelli, occorre specificarlo) e, possibilmente, dilazionando il pagamento in più tranche.
La novità del giorno - se di novità può parlarsi - è c
he la cifra messa sul piatto da Rieti viene ritenuta insufficiente e, comunque, non troppo distante da quanto realmente necessiterebbe; ma, specialmente,
la trattativa verrebbe chiusa rapidamente nella eventualità in cui tale cifra fosse disponibile cash e, cioè, in un'unica soluzione. A questo momento la palla ritorna nelle mani di Rosati Colarieti che sta contattando i soci al fine di accogliere o meno le ulteriori richieste fatte proprie dalla/e società cedente/i ed eventualmente concludere, una volta per tutte, un affare che avrebbe dell'incredibile. A questo proposito non sarà inutile rimarcare come, nel corso degli ultimi anni, la cessione di titoli sportivi di leghe professionistiche sia stata cosa particolarmente rara. Quindi l'importante è provarci o averci provato! In fondo come dar torto agli antichi romani? Nemo ad impossibilia tenetur
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