Se Siena festeggia il quinto tricolore consecutivo alle 18 al PalaEstra (mentre sul mercato David Andersen avrebbe sopravanzato Mario Kasun), Cantù ha celebrato quello che Andrea Trinchìeri ha definito "lo scudetto delle squadre normali".
Circa 2.000 persone (un entusiasmo che ha fatto commuoverecapitan Nicolas Mazzarino) hanno salutato la squadracapace di arrivare in finale. Ma per molti dei protagonisti è soloun arrivederci al prossimo anno, come ha detto il direttore sportivo Bruno Arrigoni: «E' stato l'ennesimo segnale dell'affiatamento tra questo gruppo e la città. E' stata la nostra migliore annata dai tempi dei sei americani e della finale di Coppa
Italia 2003 che perdemmo per rinfortunio di Bootsy Thornton, perchè in finale-scudetto potevamo abbandonarcial fatalismo di una sconfitta ineluttabile, invece abbiamo combattuto fino all'ultimo secondo».
Futuro Cantù è già al lavoro per consolidarsi al vertice. C'è il ritorno in Eurolega dopo 17 anni, ma i canoni europei costringerannoa lasciare il Pianella: Desio, anche per la vicinanza, è la prima opzione, ma tra le alternative ci sarebbe anche Torino. Verrà adeguata anche la squadra, costruita dal duo Arrigoni-Trinchieri («Andrea è tanto ambizioso che, in fondo all'anima, sente come l'Eurolega gli stia già stretta, ma è intelligente
e sa muovere un passo alla volta» dice il ds) attorno aiprotagonisti di quest'anno: Mazzarino, Marconato, Micov,Markoishvili, Leunen, Ortner e Scekic hanno il contratto. Da valutare la posizione di Green, in regia è vicino l'arrivo di Andrea Cinciarini, si cerca un lungo italiano (AndreaRenzi?) e per completare il pacchetto esterni può arrivareuna guardia per dare fiato a Mazzarino. Per lo staff tecnico, vicino l'arrivo di un vice di lusso, l'ex biellese Ramagli.
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