-La Provincia pavese-
Segnali positivi dal primo test in casa contro Torino «Non esaltiamoci troppo, ma siamo sulla buona strada»
«Volare bassi»: è l’imperativo della Pallacanestro Pavia dopo il vittorioso esordio al PalaRavizza contro Torino nel Trofeo Città di Pavia. Al di là della vittoria, è piaciuto l’impegno difensivo, la pressione che ha mandato spesso in tilt i piemontesi, impedendo loro di concludere le azioni nei 24” regolamentari, ma anche i tuffi di Maiocco per recuperare palla: «Sono stati l’esempio della determinazione di tutta la squadra – spiega capitan Stefano Borgna – mi è piaciuto l’impegno sia tecnico che tattico che abbiamo messo in ogni azione. E non si creda che non sia stata partita vera, perché Torino non ha risparmiato botte né ai giovani Tupputi e Laboranti né a Cissè o Bozzetto. La Pms ha giocato con intensità, anche perché a nessuno piace perdere neppure una amichevole estiva. Con tutto questo sono d’accordo sul fatto che non ci debba deprimere in questo periodo per una sconfitta o esaltare per una vittoria». In attacco la ricerca del compagno meglio piazzato in alcuni momenti della partita è stata a volte persino eccessiva, portando a palle perse o errori evitabili. E’ stata positiva la voglia di cercarsi, di passarsi la sfera, di imparare il movimento senza palla del compagno per trovarlo libero, con la conseguenza di consentire a Migliorini facili triple o nel penetro-scarico di permettere al compagno un tiro comodo, come accaduto spesso con Cissè, senza dimenticare un dai e vai tra Borgna e Maiocco che pareva giocassero assieme da sempre. «E’ in queste partite che occorre imparare i movimenti del compagno – spiega Borgna – in campionato ci sarà la tensione del risultato, mentre oggi è necessario passarsi la palla, anche perderla se significa la ricerca del tiro migliore. Già dalla partita di Lugano c’erano stati i primi segni che si stava lavorando bene, dopo la sfida con Torino siamo più fiduciosi. Ora dobbiamo continuare anche nelle due partite del torneo Coralli di venerdì e sabato al PalaRavizza, quando tra l’altro recupereremo Roberto Maggio. Il pubblico? Trecento persone, per essere un martedì sera di fine agosto, sono tante. Con il tempo aumenteranno gli spettatori»
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