giovedì 1 settembre 2011

Paolo Zanatta, se il buongiorno si vede dal... cognome

E' nato a Venezia il 6 gennaio 1992 e porta un cognome celebre. «So chi è stato Marino Zanatta per la pallacanestro italiana e mi onoro di portare il suo cognome, ma non siamo parenti», dice Paolo Zanatta. «So anche che sua figlia ha partecipato all'ultima edizione del Grande Fratello». Il Zanatta senior è stato uno dei più grandi cestisti italiani, protagonista con Varese di un'epopea cestistica forse irripetibile; una straordinaria guardia-ala considerato per anni il miglior sesto uomo di tutto il campionato, quello che entrava e cambiava volto alle partite con la sua grinta. Altri tempi, altre interpretazioni di ruolo: triodo lontane da noi per mettere soggezione a questo ragazzo di 197 centimetri che ha iniziato prestissimo a giocare a basket. «Avevo sei anni e per un po' ho dovuto giocare con bambini e ragazzi anche di due-tre anni più grandi di me, perché della mia età non c'erano elementi sufficienti per fare la squadra. Da Favaro, dove abitavo, sono passato a Treviso e ho fatto tutta la trafila delle giovanili fino ad arrivare alla vittoria del titolo Under 19».
Il suo idolo cestistico è Carmelo Anthony, in assoluto Valentino Rossi, come potete leggere anche nelle "24 domande a bruciapelo" pubblicate sul nostro sito.
Tornando al suo pianeta basket, Paolo Zanatta dice: «Devo lavorare ancora molto sul palleggio e sulla visione di gioco. Penso di avere una buona mano, anche da fuori, ma devo migliorare tutte le mie scelte di tiro».
«Ritengo questo un anno fondamentale, visto che è il primo fuori dalle giovanili. So di avere un sacco di cose da imparare e di poterlo fare in questa Rieti che già dai primi giorni giudico come un'esperienza positiva».
 
 
Rieti Basket Club srl

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