Qualcuno è arrivato. Qualcuno è andato. Qualcuno arriverà. Anche per il Teramo Basket questo periodo estivo si identifica con le strategie di mercato, alla ricerca degli uomini giusti per presentarsi il 24 agosto ai nastri di partenza della nuova stagione con le idee chiare e il roster completo. Per ora, coach Ramagli sa di poter puntare su due uomini di talento in quintetto, Dee Brown e Valerio Amoroso. Due giocatori sui quali dovrà poggiare una bella fetta dell'attacco teramano, e attorno ai quali andranno messe pedine affidabili per creare un gruppo di maggiore qualità offensiva rispetto a quello visto all'opera al PalaScapriano nella passata stagione. Anche se gli ex biancorossi stanno trovando man mano destinazione (Diener ha raggiunto il cugino Travis a Sassari, Fletcher è andato a Caserta mentre Boscagin è stato protagonista di un ritorno di fiamma firmando in Lega 2 per la Tezenis Verona). Il ds Marruganti continua quindi a sondare possibilità che il mercato offre. Sa che al fianco dei già citati membri del quintetto base andranno posizionati una guardia, un'ala piccola e un'ala grande. Non tanto un centro tipico, in quanto coach Ramagli ha mostrato maggiore interesse per un lungo atipico che possa alternarsi con Amoroso tra gioco sul perimetro e gioco in area. Resta calda la pista che porta a Brandon Brown ma la società vuole ancora prendersi un po' di tempo per valutare, pur sapendo che l'eventuale ritorno del nativo di Houma nella Louisiana riporta ala memoria bei ricordi per i tifosi biancorossi. Il giocatore ha voglia di rifarsi, fra l'altro, perchè l'ultima esperienza italiana a Cremona non è stata esaltante, al punto che Brown è stato quest'anno allo Zadar in Croazia (10 punti e 4,7 rimbalzi di media). Il campionato del prodotto della Tulane University si è concluso con la sconfitta nella semifinale play-off, 2-0, per mano del KK Zagreb, poi vincitore del titolo. Un destino simile a un altro giocatore che la Tercas sta seguendo con interesse. L'altra semifinale del campionato croato è stata disputata infatti dal Cedevita e dal Cibona. Il capitano della gloriosa formazione croata, che quest'anno ha vissuto una delle annate più difficili della storia, è Marin Rozic, un atleta che il coach labronico conosce molto bene. Comparve infatti giovanissimo in Italia nel 2004 a Livorno. Rozic, un'ala tatticamente ineccepibile, con tiro, atletismo e ottime letture di gioco, sarebbe un elemento di grande spessore per il quintetto teramano. Il 28enne croato ha infatti superato definitivamente i problemi fisici che ne hanno un po' frenato la crescita e nelle ultime stagioni ha dimostrato tutto il bene che di lui si diceva sin dalle giovanili. Insomma, per la Banca Tercas, il croato resta un obiettivo difficile, ma non impossibile, da raggiungere.
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