martedì 30 agosto 2011

Recalcati: «Superare la prima fase sarebbe un grande risultato Il pensiero del coach di Varese sull'avventura azzurra agli Europei di Lituania: «Fondamentale tenere un profilo basso» »

 -La Prealpina-


«Troppi trionfalismi dopo i test di preparazione»

Ci prova Carlo Recalcati a "fare le carte" all'Italbasket alla vigilia dell'inizio degli Europei 2011 : da domani gli azzurri di Simone Pianigiani - erede dell'attuale coach della Cimberio alla guida della Nazionale - saranno tra le 24 protagoniste della manifestazione al via in Lituania, che si- glerà il ritorno ai vertici continentali del basket "tricolore" dopo la mancata qualificazione all'edizione 2009 che costò la panchina al tecnico residente a Cantù. Stavolta l'Italia è al gran completo con i "tre tenori" della Nba a disposizione del et, compreso quel Danilo Gallinari che per vari motivi ha dovuto saltare l'attività azzurra dal 2007 al 2010. Il tecnico di Varese considera comunque in salita il cammino degli azzurri: «Il girone iniziale non è dei più semplici e il successivo incrocio della seconda fase è ancor più complicato; al di là del valore delle avversarie mi spaventano i trionfalismi che accompagnano la spedizione dopo le 9 vittorie nelle 11 amichevoli di preparazione. Sarà fondamentale tenere un profilo basso senza aspettative esagerate: la squadra dovrà riuscire ad isolarsi. Pianigiani sta facendo bene per preparare il gruppo ad affrontare squadre che in questo momento paiono più esperte, complete e quadrate dell'Italia». Recalcati sposa una tesi "realistica" alla luce del valore delle avversarie della prima fase (domani esordio con la Serbia, poi nell'ordine Germania, Lettonia, Francia ed Israele; solo le prime tre accederanno alla seconda fase) e dell'ulteriore difficoltà di puntare alle Final Eight (incrocio col girone di Spagna, Turchia e Lituania) e poi ad uno dei primi sei posti con in palio il pass per Londra 2012: «In que- sto momento schieriamo la squadra più forte che potevamo mettere in campo con l'unica eccezione di Gigli, ma pur essendo al completo non è detto che i risultati ci diano ragione. Le attese esagerate non fanno il bene dell'ambiente: questa avventura in Lituania va affrontata cercando di valutare quel che riusciremo ad esprimere sul campo indipendentemente dal risultato. L'Italia sta attraversando lo stesso processo di rifondazione vissuto dalla Serbia dopo i Mondiali del 2002, pur con molto meno materiale umano rispetto ai nostri rivali di domani. Le prospettive finali degli azzurri? Se riusciremo a superare la prima fase sarà già un grande risultato, conquistare l'accesso al Preolimpico che toccherà alle squadre piazzate dal terzo al sesto posto sarebbe come vincere il titolo...». Il coach varesino getta uno sguardo anche sulle prospettive di Stipcevic e Rannikkn, impegnati nelle file di Croazia e Finlandia ed avversari nel "derby" di casa Cimberio già domani sera: «Rok parte di rincorsa come terzo play in una squadra che può andare fino in fondo e ha buone chances di accedere al Preolimpico. Teemu invece avrà spazi da titolare in un gruppo che ha già vinto il suo campionato conquistando il diritto di partecipare agli Europei. Spero che questa esperienza possa giovare ad entrambi».

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