L’ala di Schio resta al “Campus” e rilancia
Gioca, lotta, suda: sempre al massimo. Alberto Chiumenti parla nello stesso modo con cui si muove sul parquet, con impeto e passione. Sentimenti che hanno sicuramente indirizzato la decisione di resistere alla sirene della LegaDue accettando di restare all’Assigeco anche in Divisione Nazionale A, la nuova Lega3. «Ho firmato accettando le proposte della dirigenza lodigiano ben contento di rimanere dalle parti del “Campus” - conferma la 24enne ala di Schio, in uscita da una buona stagione in rossoblu impreziosita dalle giocate decisive nelle ultime gare -. Non considero il passaggio alla Dna come un passo indietro. Dal punto di vista tecnico c’è maggiore possibilità di giocare, più spazi rispetto alla LegaDue e, quindi, di vedere cosa sei capace di fare. In più mantengo il rapporto con l’Assigeco, una società molto seria che da anni fa grandi cose, dove trovo un ottimo coach (Simone Lottici). Sono entusiasta della scelta di rimanere il secondo anno in un posto dove mi sono trovato bene, l’ho fatta con convinzione». L’Assigeco torna a giocare al “Campus”, dove si è sempre allenata negli ultimi due anni. «È un ambiente che ti fa respirare basket, con un’atmosfera molto familiare e in più ci permette di giocare le partite di campionato nello stesso posto dove ci alleniamo: fattori importanti da far valere nel contesto giusto - continua Chiumenti -. Sono convinto che torneremo ad avere un’ottima cornice di pubblico, altro aspetto di non poco conto. Ci sarà sicuramente da divertirsi». Dirigenza e staff tecnico hanno assemblato una squadra interessante. «Sarà decisivo creare subito il buon feeling di gruppo e di tutto ciò che sta dietro le “quinte”. Credo molto in questo. La meritata salvezza dell’ultima stagione è arrivata proprio grazie alla compattezza della squadra - dice l’ala rossoblu ricordando il punto di forza dell’ultima stagione -. La categoria è nuova, tutta da decifrare, anche se ci sono squadre che pare si stiano muovendo alla grande, ci saranno 34 gare da giocare: sarà un campionato difficile. Ci sono solo giocatori italiani, entro certi limiti hai la possibilità di sbagliare e imparare: tutto diverso dalla LegaDue dove sei “in coda” agli americani e i margini di errore sono molto minori». Nei piani di Simone Lottici Alberto Chiumenti ha un ruolo importante. «Ho parlato con il coach che mi ha espresso fiducia, devo dare il massimo prendendo una posizione importante: è molto stimolante - chiosa il giocatore vicentino tornato da una serie di partite giocate alle Seychelles -. Io gioco per vincere, un po’ come il nostro presidente Franco Curioni. Al “Campus” sono venuto da avversario con Vigevano, era una bolgia: dovremo tornare a quei livelli ricreando ambiente ed entusiasmo. Nessun traguardo prestabilito, adesso è impossibile porselo. Diamoci solo dentro il più possibile per divertirci e divertire i nostri tifosi».
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