martedì 30 agosto 2011

Cerella scommette su se stesso

-Il Centro-

E' tornato a vestire la canotta biancorossa dopo un'annata importante in Legadue a Casalpusterlengo. Del suo ritorno saranno molto contente, in particolar modo, le tifose teramane, visto che l'atleta ha girato diversi spot ed è ritenuto uno dei "belli" del basket. C'è anche un gruppo su Fa-cebook denominato "Quelle che impazziscono per Bruno Cerella". Sì, proprio lui, il "gaucho" argentino nato e cresciuto a Bahia Bianca, città di 350.000 abitanti nella quale sono cresciuti fior di cestisti, da Pepe Sanchez a Manu Ginobili. Due stagioni a Teramo prima di trasferirsi in Legadue e salire alla ribalta per una stagione giocata su livelli altissimi. Quasi 15 punti di media per Cerella che a Forlì, davanti al suo maestro italiano, Giampaolo Di Lorenzo, ha fatto registrare numeri da campione: 17 punti, 5 rimbalzi, 7 recuperi, 3 assist e 33 di valutazione. «La differenza tra serie A e LegAdue», spiega Cerella, «è a livello fisico, ma è comunque un bel campionato, con squadre forti e anche molto equilibrio. Non avevo mai giocato in A2, ho avuto questa opportunità e ho cercato di sfruttarla nel migliore dei modi. Ho avuto più responsabilità, ho preso fiducia e l'annata a Casalpusterlengo mi ha permesso di crescere come giocatore». E' tornato in biancorosso per riscattare l'annata 2009/^010 nella quale ha trovato poco spazio dopo le ottime prestazioni della stagione precedente, quella del terzo posto finale della Banca Tercas Teramo. «Sono molto contento di essere di nuovo a Teramo, il mio obiettivo è quello di continuare a crescere, lavorando ogni giorno sempre con il sorriso sul viso. D'altronde», prosegue l'italo-argentino, «questo, per noi, è un lavoro che amiamo. Voglio dare il più possibile alla squadra che mi sembra co- struita nel migliore dei modi. Ho ritrovato compagni come Brandon Brown e Valerio Amoroso e noto, con piacere, che sono arrivati in prima squadra giocatori che, quando sono andato via, erano nelle giovanili e mi riferisco a Polonara, ma anche gli altri. In questa fase ora l'obiettivo è quello di creare il gruppo ma, la prima sensazione, mi è già piaciuta molto. A mio parere potremmo toglierci grandi soddisfazioni». Forse non tutti sanno che Bruno Cerella ha la cittadinanza italiana per le sue ascendenze: il nonno Domenico, scomparso nel 2003 era di Pescara; la nonna Wanda, invece, è aquilana e ora che il nipote è tornato a Teramo può andare a trovarlo spesso. La squadra, intanto, ha ripreso regolarmente gli allenamenti al ritmo di due sedute al giorno. Qualche dubbio su Trey Johnson che ha accusato un problema muscolare che sarà valutato attentamente nei prossimi giorni.

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