-Il Resto del Carlino ed. Pesaro-
"Hickmann e Cavaliero vogliono ancora dimostrare qualcosa e le due ali americane dovranno essere motivate come loro".
PRIMA GIORNATA in azzurro per i biancorossi di Pesaro: Dalmonte, Hackett, Cusin e... Cavaliero. La Scavolini Siviglia ufficializzerà oggi la firma dell’esterno che ha raggiunto con Pesaro un accordo biennale con reciproca soddisfazione.
Nei giorni scorsi il giocatore triestino è andato addirittura al campetto a giocare col suo nuovo presidente: sorpresi dal nostro fotografo,
Cavaliero era un pò in imbarazzo a farsi ritrarre con la casacca della Vuelle e l’ha opportunamente girata prima di farsi fotografare insieme a Franco Del Moro e Daniel Hackett.
Di lui parlano benissimo in tanti, ma uno di quelli che lo conosce meglio sin da piccolo è Matteo Boniciolli, che fra l’altro gli aveva fatto una proposta per seguirlo in Kazakistan:
"Daniele è una persona di grandi qualità, innamorato del basket, che si occupa del destino della sua squadra. Perfetta combo-guard, formidabile nel tiro da tre in uscita dai blocchi, uno dei migliori difensori sulla palla che abbia mai allenato".
Un’offerta anche ricca quella che arrivava dall’est ma che Cavaliero ha declinato perché nella sua testa c’era la riviera Adriatica, uno spogliatoio con dei veri amici, un ruolo importante in una squadra giovane e sbarazzina.
Che John Ebeling conta di completare sulla falsariga:
"Abbiamo preso due giocatori come Hickmann e Cavaliero che sono carichi perché vogliono ancora dimostrare qualcosa e per questo si sposano bene con l’entusiasmo che già regna nel nostro gruppo, con un Hackett “affamato” di gloria che tira la volata — afferma il diesse biancorosso —. Ora vorremmo continuare su questa strada, ingaggiando due americani che abbiano ancora margini di crescita, voglia di affermarsi. Sono banditi gli over 30 che hanno già detto la loro".
IN QUESTA CHIAVE sarebbe interessante capire se può entrare il nome di Joe Alexander, classe ’86, che nel 2008 fu una scelta importante della Nba, n.8 del primo giro, due chiamate dopo Gallinari.
Piace sia a Pesaro che a Biella, ha offerte anche dalla Spagna:
"E’ atletico, ha tiro da fuori, è un’ala molto versatile ma è d’obbligo chiedersi perché dopo soli due anni viene offerto in Europa. Il suo problema è la continuità".
Insomma piace ma solleva anche qualche (legittimo) dubbio, vista l’ultima sciagurata avventura percorsa con una prima scelta mai sbocciata, Almond.
In alternativa c’è Matt Howard, appena uscito dal college:
"Un combattente che assomiglia a Rocca, lotta a rimbalzo, gioca per i compagni. Più una pedina di complemento che una prima punta, però".
Insomma, in tal caso, andrebbe scelto un n.3 più protagonista:
"Gli ultimi due pezzi del mosaico devono incastrarsi alla perfezione fra loro. Non abbiamo fretta — conclude —- Sarebbe facile fare presto, ma a noi interessa fare le scelte giuste".
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