venerdì 29 luglio 2011

TEZENIS, IL GRANDE RITORNO DI GIORGIO BOSCAGIN

La Tezenis ufficializza l’arrivo di Giorgio Boscagin, veronese, l’ultima stagione in serie A con la maglia di Teramo ma cresciuto nel settore giovanile della Scaligera, con cui ha debuttato giovanissimo in A1 (a Trieste) con Franco Marcelletti e in Eurolega (a Podgorica) con Pippo Faina ai tempi della Muller.
Guardia-ala di 196 cm, Boscagin si è successivamente ritagliato un ruolo da protagonista nel basket italiano, giocando ad alto livello in A1 e conquistando nel 2005 la maglia della Nazionale con cui ha vinto i Giochi del Mediterraneo e partecipato alle selezioni per i Mondiali del 2006 con l’Italia di Carlo Recalcati. Arrivato a soli 11 anni alla Scaligera, Boscagin con la casacca gialloblù ha percorso tutta la trafila delle giovanili fino alla formazione maggiore, giocando in parallelo in C2 col doppio tesseramento per la Ferroli San Bonifacio.
Boscagin passa quindi a Reggio Emilia, che lo parcheggia in prestito per due anni in B2 al Castelnovo di Sotto per riprenderselo nel campionato 2004-2005 in un’annata che Giorgio chiude con 22 minuti giocati e 8,1 punti di media. Nel 2007 il passaggio a Varese, quindi il ritorno a Reggio Emilia e, l’estate scorsa, il trasferimento a Teramo (20,3 minuti, 5,8 punti). Ventotto anni compiuti il 18 aprile, nato a Tregnago, Boscagin torna ora nella sua città per ripartire con la Tezenis.
«Sono strafelice - sottolinea subito Boscagin - di essere di nuovo nella società che mi ha visto crescere e con cui ho avuto le prime soddisfazioni della mia carriera. Ancora non riesco a rendermi conto, tornare a casa ha davvero un sapore speciale. Conosco gli uomini che lavorano nella società, le ambizioni della dirigenza, la bontà del progetto ed una piazza da sempre appassionata di pallacanestro. Sono nato e migliorato giorno dopo giorno proprio in questo ambiente, così stimolante e ricco di tradizione. Da quando ero ragazzino di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, la Scaligera mi ha visto per la prima volta da bambino ed ora mi ritrova uomo e giocatore formato. La voglia di scendere in campo è tanta, non vedo l’ora di rimettermi quella maglia e riabbracciare il PalaOlimpia. Dopo tutto questo tempo sarà ancora più bello. So cosa significa il basket per Verona, insieme ci divertiremo».



Ufficio stampa Tezenis Verona

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