-Il Piccolo-
La squadra sarà rifatta ex novo. Pecile rifiuta un biennale, da Trento in arrivo l’ala-centro triestina Luca Gandini
L’Acegas di Eugenio Dalmasson riparte dalla concretezza di Alfredo Moruzzi. La guardia goriziana, in questi giorni in vacanza a Tenerife, ha raggiunto l’accordo con la società triestina e sarà dunque uno dei perni della squadra che il general manager Dario Bocchini sta costruendo in vista della prossima stagione. Smentite, dunque, le voci che volevano il giocatore tentato dalle sirene monfalconesi: i contatti ci sono stati, ma alla fine Moruzzi ha deciso di restare a Trieste vestendo, ancora per una stagione, il biancorosso. Tutto definito, manca solo la firma sul contratto che arriverà quando il giocatore tornerà dalla Spagna.
La riconferma di Alfredo Moruzzi rappresenta il punto di partenza della nuova Acegas che, un po’ per volontà della società un po’ per scelta dei giocatori, dovrebbe cambiare radicalmente volto rispetto a quella della scorsa stagione. Via Benfatto, Magro e Colli, via Busca e Raspino (che ha scelto di sposare il progetto della Paffoni Omegna), in partenza anche Marco Contento destinato ad accasarsi a Casalpusterlengo. Rimane in forse Maiocco al quale il gm Dario Bocchini ha offerto un contratto a un prezzo più basso rispetto a quello della passata stagione. L’idea dell’Acegas sarebbe quella di affiancargli un giovane lungo con caratteristiche complementari: bisognerà vedere se il giocatore accetterà o se deciderà di avvicinarsi a casa accettando la proposta che in questi giorni gli è arrivata da Pavia.
Detto dei giocatori in uscita cominciano a trapelare i primi possibili arrivi in casa triestina. Sotto le plance l’Acegas è molto vicina a chiudere con Luca Gandini, l’ala centro del 1985 che lo scorso anno ha giocato nelle file della Bitumcalor Trento. Nato a Trieste e figlio dell’ex portiere alabardato Rino Gandini, Luca ha chiuso l’ultimo campionato con numeri tutto sommato positivi. Più di 23 minuti a partita con 6,5 punti e 6,4 rimbalzi per gara tirando con il 53% da due, il 30% da tre e il 78% ai liberi. Giocatore di 205 centimetri, ha peso e potenza per farsi rispettare sotto i tabelloni, ma vanta anche una discreta mano che gli consente di rendersi pericoloso dal perimetro. Individuato il lungo di riferimento, Bocchini e Dalmasson stanno puntando con decisione anche sul nuovo play al quale affidare le chiavi della squadra. Un tentativo doveroso è stato fatto nei giorni scorsi con Pecile. Ad Andrea è stato offerto un biennale, ma il giocatore ha cortesemente declinato l’invito decidendo di aspettare la chiamata di una società di serie superiore. Ecco dunque che il mirino dell’Acegas si è spostato su un playmaker esperto della categoria che ha alle spalle una lunga carriera in serie A e in Legadue chiamato a garantire alla squadra quella leadership e quell’esperienza di cui un gruppo giovane potrà aver bisogno. Contatti avanzati dovrebbero consentire a Trieste di chiudere già nei primi giorni di questa settimana: sul nome ancora massimo riserbo per non creare possibili giochi al rialzo che rischierebbero di far perdere a Trieste un giocatore importante. Sull’asse play-guardia-pivot sta nascendo dunque la nuova Acegas. Sono questi i tasselli di cui parlava nei giorni scorsi il general manager Dario Bocchini: giocatori di livello per la categoria che potrebbero essere utilizzati anche nel caso di una ammissione in extremis al prossimo campionato di Legadue. E a proposito di quello che sta diventando il tormentone dell’estate biancorossa, nei prossimi giorni Marco Bonamico si incontrerà con l’amministratore delegato Fulvio Degrassi. Un faccia a faccia importante che consentirà all’Acegas di fare il punto della situazione chiarendo le reali possibilità di Trieste di salire di categoria.
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