lunedì 18 luglio 2011

Meneghin cancella le wild card

 -Giornale di Reggio-


 Sulla "Rosea" il presidente Fip è chiaro: "Non piacciono e vanno abolite dal 2012"


IL CONSIGLIO federale della Fip di sabato e le decisioni assunte hanno scatenato una ridda di polemiche. A Venezia, i tifosi, "minacciano" il presidente Meneghin di stare alla larga dalla Laguna. A Bologna, l'inibizione all'utilizzo della parola "Fortitudo", ha riaperto tutta una serie di questioni, ingarbugliando ancora di più, se possibile, una situazione già di per sé poco chiara. Il succo del discorso, dall'osservatorio di Reggio Emilia, è che se c'era qualcuno che si era fatto la "bocca buona" pensando già ad un ritorno in serie A -dalla porta di servizio, ma sempre di ritorno si sarebbe trattato - deve riparare a più miti consigli. Sarà Legadue. Una buona Legadue, che potrebbe diventare ottima se si centra l'ultimo arrivo: quello della guardia americana che completerà il roster della Trenkwalder. PARLA MEHEGH1H "Via le wild card" Il presidente Meneghini ha affidato il suo pensiero alla Gazzetta dello Sport e dà pure "la notizia": via le wild card dal 2012: «Non mi aspettavo tutte queste polemiche di Venezia -sottolinea il "supremo" federale - d'altronde già nella seduta dell' 11 giugno, avevamo preso la nostra decisione: Teramo ha sempre avuto pieno diritto a disputare la A. Credevo che i 500 mila euro rappresentassero una liquidità importante per ripartire al meglio in LegaDue». «Noi l'abbiamo accettata dalla Lega (la Wild card), ma mi impegnerò per farla togliere visto che ormai non la vuole più nessuno. Ci incontreremo con la Lega per discuterne ed eliminarla dalla stagione 2012-13». Sulla riforma dei campionati Meneghin lancia un grido d'allarme: «Anche qui, bisogna metterci al più presto attorno a un tavolo: abbiamo 32 club professionistici, un numero impensabile con l'attuale momento economico. Bisogna ridurli, sperando che abbiano la capacità di scegliere giocatori in maniera oculata». Per quanto riguarda la nuova Legadue, "saltata" Trapani, ecco il ritorno di Verona, e le new entries Ostuni, Sant'Antimo e Piacenza. Infine c'è lo spinoso e se vogliamo "confusionario" capitolo bolognese. La Fip da una parte ha acconsentito al trasferimento di "attività" di Ferrara a Bologna, ma ha inibito il presidente di Budrio e del nuovo soggetto sportivo che giocherà Fanno prossimo in Legadue, l'utilizzo del nome Fortitudo. Perchè? Perché quella originale, col codice Fip 103, è ancora in vita col solo settore giovanile. Il Consiglio ha perciò sostenuto che tutte le altre (quella di Romagnoli appunto, ma anche il Gira Ozzano, per esempio, la cui cessione a Sacrati per scarsità di documentazione) non potranno utilizzarne il nome. Romagnoli ha espresso il suo pensiero a una nota in cui sottolinea, per altro, che il "Effe" scudata campeggerà comunque sulle divese da gioco della squadra, ma si registrano anche le dichiarazioni, vagamente allarmistiche, dell'assessore allo sport di Bologna, sulla legittimità dell'utilizzo del Pala Dozza da parte di un club, al momento, senza "nome".

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