lunedì 3 ottobre 2011

BIANCOBLU BASKET, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

E' tutto molto bello, avrebbe sancito Bruno Pizzul anche senza bisogno di affidarsi al vin rosso. Ma, a parte i veronesi, tutti i presenti di ieri al Paladozza sono usciti dalla zona di Azzarita con occhi, cuori e ugole felici: vincere una partita nel professionismo (non capitava dagli ultimi vagiti di Pancotto e soci, prima di Teramo), sfiorare il centello e divertirsi, tutt'assieme, non era per niente scontato. E gongola anche Giulio Romagnoli, che fatto gol sia come gente che come risultato del campo, riapre la campagna abbonamenti sapendo che la gara di ieri potrà essere un bello spot per gli indecisi molto più che le sfide a colpi di querele e di tribunali in altre zone della cronaca.

C'era paura, per un esordio che arrivava dopo un precampionato fatto di sconfitte più o meno ufficiali, di buon gioco ma anche di risultati che non erano mai visti se non a Imola domenica scorsa. E Verona, squadra fatta da vecchie volpi e giovani virgulti, sembrava fatta apposta per il sacco, con Vukcevic a frustare l'antico amico Zare e far tornar zucca la carrozza prima della mezzanotte, ovvero del quarantesimo. Invece tutto bene, con l'attacco che ha segnato quando voleva o quasi, e la difesa che avrà anche svolazzato ogni tanto - specie in una seconda linea non sempre pronta a collassare in zona colorata - ma ha anche saputo chiudere nei momenti in cui c'era bisogno di dare un segnale anche dietro, e non solo davanti.

Ora? Ora il calendario non è che aiuti poi tanto le velleità di fideizzare chi ieri ha festeggiato, dato che tra trasferte e turni diriposo si tornerà al Paladozza quando già le vetrine dei negozi disquisiranno delle prime renne e dei primi babbinatale. Ed è unpeccato. Ma, intanto, si potrà valutare quanto questa squadra, così
bella a vedersi tra le mura amiche, saprà esportare i suoi svolazzi ed il suo giro di palla anche all'esterno. Sapendo che non sarà facile. Comunque sia, per chi voleva del basket e basta, tutto fin troppo bene.

Va bene va bene così - A totale digiuno di anticicloni e altre faccende bernacchiane, è complicato capire quando inizierà l'autunno vero e proprio, con grande rabbia dei bagnini che hanno chiuso la stagione, criminosamente, a metà settembre. Di certo, per uno che ama il surf e che ha sunshine come verbo, finchè sembra estate tutto vabene. E Andrea Pecile, quasi al trentello d'esordio, sembra uno con ancora la sabbia tra le dita dei piedi e un po' di olio solare sullafronte. Habitat naturale. Vedremo quando ci sarà meno mare e più brina.

Non mi va - Nel Perfect day di Lou Reed (ne hanno fatto una versione anche i Duran Duran, ma stavolta soprassediamo), lasciamo chela casella dei dietro la lavagna resti vuota. Tanto è presumibile che di
bacchettate ne arriveranno eccome, ma stavolta, essendo andato davverotutto bene, ogni rotear di legno sarebbe ingeneroso.

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